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Una chiusura in bellezza, per un 25 aprile molto sentito come non accadeva da anni in città. Torino, infatti, ha chiuso ieri le celebrazioni per la Festa della Liberazione con l'attesissimo concerto gratuito di Vinicio Capossela dedicato alle staffette partigiane e, in particolare, ad Elsa Falerno, uccisa a soli 17 anni in via Alfieri il 28 aprile 1945.
Oltre due ore di concerto
In un Auditorium del Lingotto da tutto esaurito, il cantautore ha affascinato per più di due ore il pubblico presente accompagnato da artisti come Mara Redighieri, Gianluca "Cato" Senatore (insieme al coro rock degli Achtung Banditen), le Canta Fino a Dieci e la banda del Corpo di Polizia Municipale della Città di Torino. Grandi emozioni, a inizio concerto, quando sul palco è salita la partigiana Nicoletta Soave.
“Sono emozionata, ma contenta” è il semplice commento della staffetta partigiana cui rende omaggio la città. “Grazie, ci hai permesso di vivere in un paese libero e democratico”, ha risposto il sindaco, Stefano Lo Russo.
"Un testimone da raccogliere"
“Siamo qua a raccogliere questo importante testimone”, conclude lo stesso cantautore che durante il concerto ha presentato i brani del suo ultimo album, Tredici canzoni urgenti. Un insieme di brani che parlano di guerra, libertà, ma anche degli abusi delle vita odierna. In scaletta anche alcuni omaggi alla città di Torino come Tanco del Murazzo e 25 aprile.
In apertura di serata, il vicepresidente del Consiglio Regionale e presidente del comitato Resistenza e Liberazione Daniele Valle, ha spiegato il perché della serata: "Volevamo - ha sottolineato - rendere omaggio al contributo straordinario dato dalle donne durante la Resistenza, più di 70mila ragazze in grado di conquistare anche spazi di libertà femminile. Il nostro augurio è di fare ulteriori passi avanti in questa direzione".
Torino è fondata sull'antifascismo
Subito dopo, è intervenuto anche il sindaco di Torino Stefano Lo Russo: "La nostra Costituzione - ha commentato - si fonda sul 25 aprile ed è antifascista, così come lo è la nostra città. Oggi più che mai dobbiamo celebrare il sacrificio di chi ha dato la vita per la libertà, la pace e la giusta sociale; la musica è il miglior modo per farlo".
Marco Berton e Chiara Gallo