Un tavolo di confronto che coinvolga le organizzazioni sindacali e tenga conto delle loro osservazioni nell’attuazione del ddl che disciplina i servizi educativi 0-6 anni: è quanto hanno chiesto oggi i rappresentanti di Cgil, Flc e Flfp Piemonte sentiti insieme al Gruppo nazionale nidi e infanzia in una congiunta delle commissioni Quarta e Sesta (presidente Davide Nicco).
La priorità, più volte ribadita, è che la norma garantisca l’accesso a servizi di qualità per tutti i bambini, ai quali devono essere assicurate pari possibilità di sviluppo indipendentemente dalle condizioni economiche e territoriali in cui vivono.
I sindacati, per i quali resta prioritaria una governance pubblica della scuola per l’infanzia da ampliare anche attraverso i fondi del Pnrr, hanno chiesto di prevedere agevolazioni tariffarie per le famiglie svantaggiate per incentivare la fruizione dei servizi 0-6, l’ampliamento e la regolamentazione puntuale dei servizi integrativi (nidi in famiglia, spazi gioco altri servizi per bambini e famiglie), inquadramenti professionali adeguati per il personale e la definizione di un corretto rapporto numerico tra bambini ed educatori.
Sull’importanza di servizi di qualità si sono espressi anche i rappresentanti del Gruppo nidi e infanzia, che hanno ricordato come la Commissione europea indichi come obiettivo una copertura territoriale del 45 per cento della popolazione 0-3 anni. Fondamentale, è stato evidenziato, è la figura del coordinatore pedagogico, cui dovrebbe essere dato maggiore spazio nel testo di legge.
Hanno posto domande per approfondire alcuni temi i consiglieri Silvana Accossato (Luv), Domenico Ravetti e Diego Sarno (Pd).