Orgoglio torinese nel mondo della sanità e soprattutto in un settore così complesso come la lotta ai tumori. Sugli scudi è Umberto Vitolo, responsabile Studi Clinici Ematologici presso l’Istituto di Candiolo – Fondazione del Piemonte per l’Oncologia IRCCS, uno dei soli tre specialisti italiani presenti nella top 50 dei migliori al mondo per gli studi sul linfoma negli ultimi 10 anni.
Vitolo, infatti, è al 47esimo nella piattaforma Expertscape, sviluppata dall’Università del North Carolina, che seleziona, verifica e certifica, confrontando tutti i principali prodotti scientifici a livello internazionale, i migliori scienziati e medici mondiali per settore di competenza. Sono stati dunque presi in considerazione oltre 200mila specialisti in linfoma che operano in tutto il mondo e, considerando un periodo lungo 10 anni (dal 2013 al 2023), Vitolo si è posizionato nella parte alta della classifica.
Si tratta di un riconoscimento molto prestigioso: Vitolo ha condotto in questi anni attività clinica soprattutto in campo oncoematologico, in particolare su leucemie e linfomi. Sul fronte della ricerca è da sempre impegnato nel campo dei disordini linfoproliferativi, quali linfomi. È stato presidente della Fondazione Italiana Linfomi ed è tuttora membro del direttivo, nonché promotore di numerosi studi clinici italiani ed internazionali nelle malattie linfoproliferative.
“Oggi la ricerca sui linfomi è focalizzata in particolare sull’utilizzo di anticorpi sempre più mirati e specifici come i cosiddetti anticorpi bispecifici molto efficaci che agiscono attaccando la cellula del linfoma e allo stesso tempo risvegliando il sistema immunitario, in modo da aumentare le probabilità di guarigione evitando gli effetti negativi della vecchia chemioterapia - sottolinea Vitolo – e su cui stiamo concentrando i nostri sforzi clinici e di ricerca a Candiolo. Il nostro obiettivo è infatti ‘affilare le armi’ che oggi abbiamo a disposizione per rendere sempre più curabile il linfoma: dal linfoma di Hodgkin che oggi ha una probabilità di guarigione vicina al 90% al linfoma diffuso a grandi cellule B che riusciamo a curare nel 65-70% dei casi fino al linfoma mantellare che ha la peggiore sopravvivenza a lungo termine con meno del 50% dei pazienti che sopravvivono a 5 anni”.
Il successo di Vitolo riflette l’eccellenza dell’Istituto di Candiolo – Fondazione del Piemonte per l’oncologia IRCCS, presso il quale svolge sia attività clinica che di ricerca. “Il Candiolo è certamente un istituto di eccellenza italiano e mondiale nella cura delle malattie oncologiche - commenta Vitolo-. Questo riconoscimento da parte di Expertescape è dunque rivolto anche ai numerosi professionisti che lavorano nel nostro centro con il solo obiettivo di rendere i tumori sempre più curabili”.