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Attualità | 26 settembre 2023, 17:33

Comunicazione sui minori, in Piemonte un “sì” storico: vale anche per le unioni civili dello stesso sesso

Un emendamento di Sarno (Pd) va a modificare la proposta di legge firmata Zambaia (Lega) e Magliano (Moderati). Escluse invece le coppie omogenitoriali che non hanno legalizzato il loro rapporto con la legge

bandiera arcobaleno

Comunicazione sui minori, in Piemonte un “sì” storico: vale anche per le unioni civili dello stesso sesso

Un sì a suo modo storico, volto a tutelare i minori figli di coppie separate o divorziate. Il Consiglio regionale del Piemonte ha infatti approvato una proposta di legge firmata Sara Zambaia (Lega) e Silvio Magliano (Moderati) che prevede la parità per i genitori separati nelle comunicazioni relative ai minori e l'istituzione del Registro della bigenitorialità.

Decisivo l'emendamento di Diego Sarno (Pd)

Un provvedimento ancor più dal valore simbolico, perché esteso alle coppie dello stesso sesso. Non scontato per una maggioranza di centrodestra. A determinare questo risultato un emendamento presentato da Diego Sarno (Pd) e approvato dall’aula. “L’emendamento approvato – spiega l’esponente dem - estende la comunicazione congiunta a entrambi i genitori anche nel caso di figli nati all’interno delle unioni civili e delle convivenze di fatto previste dalla Legge Cirinnà. L’accoglimento di questa integrazione, che non ha un valore normativo e giuridico, ha però un importante significato. Da oggi genitori dello stesso sesso, legati in unioni civili, con figli, potranno essere riconosciuti entrambi, almeno nelle comunicazioni che riguardano i loro figli e le loro figlie, sia dagli enti locali istituzionali che dalle associazioni. Un segnale concreto e simbolico storico” racconta Sarno.

Ma non vale per tutte le coppie omonogenitoriali 

Non potranno invece ricevere le comunicazioni le coppie omonogenitoriali che non hanno riconosciuto il loro rapporto davanti alla legge. “Si tratta di un’esclusione profondamente discriminatoria perché viene negato a genitori e minore quello che viene, invece, riconosciuto a coppie eterogenitoriali nelle stesse condizioni. Abbiamo perso un’occasione: non avremmo approvato, purtroppo, un aumento dei diritti, ma avremmo reso la vita più facile a tanti genitori e a tanti bambini” conclude Sarno.

La soddisfazione di Sara Zambaia (Lega)

Con la proposta di legge approvata oggi mettiamo al centro la tutela dei minori e il diritto dei bambini, figli di genitori separati, di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi”, dichiara Zambaia

Non è infrequente che il genitore non affidatario – aggiunge Zambaia - resti escluso dalle informazioni sulla vita del figlio, come nel caso di attività sportive o ricreative. Nel quadro della normativa nazionale, riusciamo a intervenire e colmare qualche lacuna a livello regionale, promuovendo dei Protocolli d’intesa con le istituzioni scolastiche e con gli enti locali. Un punto importante – sottolinea - è quello che riguarda la comunicazione delle associazioni sportive, ricreative e culturali affinché, su istanza di uno dei genitori, possano indirizzare a entrambi le comunicazioni relative all’attività svolta dal bambino, nel rispetto, ovviamente dei provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria”.

È fondamentale - conclude Zambaia - istituire il Registro della Bigenitorialità e promuoverne l’uso da parte dei Comuni. In questo modo le comunicazioni riguardanti il minore potranno essere indirizzate ai due diversi domicili indicati dai genitori”.

Magliano: "Sarno? Le sue parole mi sorprendono"

"Ci sorprendono le parole del collega Diego Sarno, che parla di "risultato storico" per l'approvazione di un suo emendamento che inserisce in questa Legge ciò che è comunque già garantito da una Legge nazionale", ha commentato invece Magliano. "Mai avremmo proposto una Legge Regionale in contrasto con la normativa nazionale. Abbiamo votato convintamente contro, invece, l'emendamento che parlava di coppie omogenitoriali con figli, perché siamo da sempre contrari a pratiche come l'utero in affitto. Il risultato storico, semmai, è la nuova opportunità garantita alle tante mamme e ai tanti papà separati esclusi di fatto, fino a oggi, dalle comunicazioni relative ai loro figli".

Andrea Parisotto

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