"Hai guardato la mia ragazza". Sono state queste le poche parole che hanno preceduto uno scoppio di violenza - calci e pugni - seguiti dalla rapina di un telefono cellulare ai danni di un giovane di vent'anni. Su posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno arrestato un 18enne e un 19enne con l'accusa di rapina aggravata. Ma per loro è scattata anche la denuncia per ricettazione.
I due giovani sono stati fermati nei pressi di corso Vittorio Emanuele II, angolo via San Massimo, poco dopo che la Centrale Operativa aveva segnalato una rapina ai Murazzi del Po. Nel corso del controllo, i ragazzi sospettati hanno tentato di disfarsi di due cellulari, un iPhone 13 di colore blu e un iPhone 14 di colore azzurro, poi recuperati dalle forze dell'ordine. Uno dei telefoni è stato riconosciuto dal ragazzo rapinato ai Murazzi, mentre l'altro è risultato rubato la stessa sera in via Calandra a un altro malcapitato. Ulteriori indagini hanno emergere che gli arrestati disponevano di altri due cellulari, su cui sono in atto approfondimenti per determinarne la provenienza. I fermati sono sospettati di aver compiuto altre rapine nella stessa serata.
Ma le forze dell'ordine hanno intensificato anche su altri fronti la lotta contro la criminalità giovanile e il consumo di droga a Torino. Nell’ambito dei controlli su 45 autovetture, sono state segnalate alla prefettura cinque persone, comprese tra i 20 e i 36 anni, per il possesso e l'uso di droghe. Sequestrate decine di dosi di hashish, marijuana e cocaina.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari con relativa vigente presunzione di innocenza per i soggetti coinvolti.