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Attualità | 19 aprile 2024, 10:33

Dieci mesi consecutivi di temperature record: i ragazzi sono tornati in piazza per il clima [FOTO]

Questa mattina la manifestazione in un percorso anomalo: da Porta Nuova passando per via Nizza fino al grattacielo della Regione. Proteste lungo il percorso, ma tutto si è concluso in tranquillità

Dieci mesi consecutivi di temperature record: i ragazzi sono tornati in piazza per il clima

Dieci mesi consecutivi di temperature record: i ragazzi sono tornati in piazza per il clima

Dopo il marzo più caldo di sempre - e 10 mesi consecutivi di "record" - ripartono le manifestazioni per il clima. Un migliaio di ragazzi - ma non solo - sono scesi in piazza anche a Torino, oltre che in altre 24 città in tutta Italia, marciando in corteo in un percorso diverso dal solito.

Da Porta Nuova al Grattacielo della Regione

Dalla stazione di Porta Nuova lungo tutta via Nizza per finire al Grattacielo della Regione, i ragazzi si sono ritrovati alle 9:30. Fridays for future Torino a guidare, hanno aderito diversi gruppi, associazioni, sindacati come Legambiente, CGIL, Cisl, UIL, Fiom, Extinction Rebellion e i non più giovani Nonninsieme per il clima.

Critiche anche al G7, a dieci giorni dal raduno che si terrà a Venaria Reale dal 28 aprile e che avrà come focus proprio le politiche ambientali ed energetiche. "Voi sette, noi 99% - si legge in un manifesto - Contro il G7 clima, ambiente, energia". E l'invito il 28 alle 14 a Venaria, per continuare la protesta.

Come cambia la viabilità stamattina

Corso Vittorio Emanuele II, chiuso durante le fasi di raduno, è riaperto al traffico dalle ore 10:15. Chiusa invece via Nizza per tutta la durata della manifestazione, che dovrebbe concludersi alle 12:30.

Cartelli protagonisti della manifestazione

Come al solito, i protagonisti di queste manifestazioni sono i cartelli, che con originalità e ironia mirano dritto al punto. "Salto lezione per insegnarne una" comunica un ragazzo in prima fila. "Salvini prima l'ambiente poi gli italiani" suggeriscono dalle retrovie, e anche "Stop ai dinosauri come carburante".

Spazio alla musica con "Anche io come Calcutta vorrei del verde tutto attorno", "There's more meltdown now than Travis Scott song" e, citando Dalla, "Balla il mistero di questo mondo che brucia un fretta". In mezzo al corteo anche bandiere No Tav e della Palestina.

Cambiare Rotta interviene sul tema guerra

Deviazione da via Nizza su corso Dante e via Madama Cristina per una sosta di fronte alla sede di Collins Aerospace. L'azienda è stata accusata di partecipare all'industria bellica, visto che produce componenti per veicoli militari. Il collettivo universitario "Cambiare Rotta" è intervenuto ricordando la necessità dello stop alla guerra a Gaza, che impatta anche dal punto di vista climatico oltre che umanitario.

Proteste di fronte alla sede Unicredit

Proteste anche di fronte alla sede della banca Unicredit, accusata - insieme a Intesa San Paolo - di finanziare l'industria fossile, Eni in primis, coi risparmi delle persone.

Uno striscione rappresentante 100 euro macchiati di mani sporche di petrolio è stato srotolato sotto la sede di via Nizza, dove sono stati anche incollati numerosi volantini.

"Continuando così, siamo destinati a morire"

La fine della manifestazione arriva poco dopo le ore 12 di fronte al Grattacielo della Regione, dove si svolgono le ultime dimostrazioni. I manifestanti si sono seduti in terra nel cosiddetto "die-in", per dimostrare che senza politiche climatiche siamo destinati tutti a morire.

Gli Extintion Rebellion hanno mostrato volantini contro il G7, mentre lo striscione "Regione del fallimento: caccia, smog, cemento" è stato lasciato davanti all'ingresso. Una fabbrica di cartapesta con il logo della Regione Piemonte, grazie a un fumogeno, ha emesso fumo nero.

Francesco Capuano

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