ELEZIONI REGIONALI
 / Cronaca

Cronaca | 24 aprile 2024, 20:18

Scontri alla fiaccolata per il 25 aprile, gli antagonisti respingono le bandiere di Ucraina e Nato: volano schiaffi e spinte

La tradizionale fiaccolata è partita da piazza Arbarello, il percorso seguirà via Pietro Micca, via Cernaia per poi concludersi in piazza Castello. Tensioni anche sotto il palco in piazza Castello

Scontri alla fiaccolata per il 25 aprile, gli antagonisti respingono le bandiere di Ucraina e Nato

Scontri alla fiaccolata per il 25 aprile, gli antagonisti respingono le bandiere di Ucraina e Nato

Nella serata del 24 aprile, alla vigilia della Festa della Liberazione, Torino si è illuminata con le fiaccole del tradizionale corteo. Ad anticipare e a movimentare l'inizio della manifestazione, previsto per le ore 20, ci hanno pensato gli antagonisti di Askatasuna e di Cambiare Rotta (organizzazione giovanile comunista), che hanno respinto e attaccato alcuni manifestanti che portavano con sé bandiere della Nato, dell'Ucraina e di Israele.

Attimi di tensione prima del via

Verso le 19.15 i manifestanti sono arrivati in piazza Arbarello, lo stesso punto di ritrovo per il via della fiaccolata, sventolando bandiere e striscioni in sostegno della Palestina. Dopo pochi istanti, il gruppo in protesta è trovato faccia a faccia con il cordone della polizia, ma fortunatamente dopo qualche istante gli agenti si sono spostati, consentendo di unire il gruppo dell'ANPI e facendolo sfilare in prima fila.

Radicali (Aglietta): "Si sono comportati come fascisti"

"L’aggressione perpetrata da alcuni militanti propal al grido di 'fuori la Nato dal corteo' nei confronti di attivisti dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta di Torino, colpevoli di aver marciato con le bandiere ucraine", hanno poi spiegato i Radicali Italiani, "rappresenta perfettamente gli atteggiamenti fascistoidi di chi non riconosce l’importanza non solo di ricordare chi ha lottato contro i regimi di ieri, ma anche di continuare a combattere contro i totalitarismi di oggi".

 

 

"Ora e sempre Resistenza"

"Il 25 aprile non è una ricorrenza, ora e sempre resistenza": questo è il coro con cui è iniziato il corteo. Insieme ai tanti comitati e associazioni presenti si sono unite infine anche alcune bandiere dell'Ucraina e della Nato. Al corteo anche i sindacati, con le bandiere di Cgil, Cisl e Uil. Tra i tanti, a colpire è stato un grande cartello con su scritto: "...Ma sono mille papaveri rossi". Numerose le fiamme che si sono accese, proprio mentre la banda della polizia municipale, in cima al corteo, ha iniziato a suonare.

Cresce il numero dei partecipanti

Il corteo ha velocemente raggiunto via Cernaia e via Pietro Micca come da programma, aumentando via via il numero dei partecipanti, in migliaia tra le vie del centro città. "Bella ciao" è stata cantante più volte nel corso della sfilata, ma non sono mancati nemmeno i cori di protesta: "fuori Israele dal corteo", hanno più volte detto gli antagonisti.

La fiaccolata è poi giunta al punto di arrivo, accompagnata dalla musica della polizia municipale: subito dietro, con la fascia tricolore, il sindaco Stefano Lo Russo e con lui altre autorità locali, presenti anche i consiglieri regionali Gianluca Gavazza e Daniele Valle.

Nuovi momenti di tensione alle 20.30

Nuovi momenti di tensione, poco dopo le 20.30, con il faccia a faccia tra i manifestanti per la Palestina e il cordone della polizia, proprio davanti al palco dove stavano parlando le autorità.

"Sembriamo tanti e siamo tanti, oggi ricordiamo partigiani che sono davvero stati lo specchio del Paese - ha dichiarato il presidente del comitato Resistenza e Costituzione Daniele Valle - Tanti giovani che hanno combattuto contro gli invasori per la libertà, ma anche tante donne e staffette combattenti".

Anche il primo di cittadino, nonostante i cori di sottofondo è riuscito a completare il suo discorso: "Il 25 del 1945 la Liberazione arrivava come punto di partenza verso un futuro diverso, il sogno di una democrazia che viviamo ancora oggi - ha dichiarato Stefano Lo Russo - Va la riconoscenza della nostra città a chi ha saputo lottare in prima linea per affermare i valori del paese in cui viviamo, viva il 25 aprile".

Mentre è calata la notte, gli antagonisti hanno continuato a chiedere senza sosta di salire sul palco, sventolando un grosso lenzuolo con la bandiera Palestinese. La tensione è cresciuta ogni minuto, con il cordone della polizia sempre più vicino alla prima linea del corteo e si sono visti anche i primi fumogeni.

Nuove proteste, palco occupato

Poco prima delle 21 la cerimonia è ufficialmente terminata, le autorità sono scese dal palco, ma le proteste sono continuate. I manifestanti sono saliti sul palco vuoto, mentre in piazza ci sono stati numerosi scontri con la polizia.

Mentre alcuni manifestanti, saliti sul palco, hanno iniziato a blandire la folla, lanciando slogan contro l'imperialismo e a favore "di tutti gli oppressi del mondo" e della causa palestinese, la situazione progressivamente è tornta alla calma.

Poco prima delle 21.30, dopo le note dell’Inno alla Gioia e dell’Inno d’Italia, la manifestazione si è conclusa senza ulteriori tensioni, con la gente che ha iniziato a lasciare piazza Castello.

Marco D'Agostino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di TorinOggi.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium