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Attualità | 06 giugno 2024, 06:45

Salta il punto di ritrovo del centro estivo di via Catania: "Problemi di sicurezza e i bambini fanno troppo rumore"

Il caso apre il dibattito politico: raccolte 737 firme per evitare il trasferimento

Salta il punto di ritrovo del centro estivo di via Catania (foto di archivio)

Salta il punto di ritrovo del centro estivo di via Catania (foto di archivio)

Il centro estivo di via Catania, organizzato dall'associazione Mondo I DB2, dice addio al suo tradizionale punto di ritrovo. A seguito di lamentele da parte di alcuni residenti, causate dai "troppi rumori dei bambini" e per motivi legati alla sicurezza del punto di accoglienza, la Circoscrizione 7 aveva chiesto al centro estivo di trasferire le attività presso la bocciofila Crescenzo.

E da quest'anno, infatti, il punto di ritrovo mattutino non sarà più il solito: "Abbiamo deciso di spostare il ritrovo da via Catania alla bocciofila Crescenzo - spiega la vicepresidente dell'associazione Mondo I DB2 Cecilia Moscarello - ma ci teniamo a sottolineare che questa è una scelta dell'associazione che non dipende dalla domanda della Circoscrizione".

Numerose le voci contrarie

Ma la richiesta della circoscrizione ha creato non poche voci di quartiere contrarie al trasferimento, voci che oggi si sono trasformate in ben 737 firme, tutte riportate sopra una petizione realizzata dal "Movimento spontaneo di Borgo Rossini". Un'iniziativa che ha stupito gli stessi organizzatori del centro estivo: "La petizione non è partita da noi ma da alcuni genitori che portano i ragazzi al centro estivo - aggiunge Cecilia - proprio per questo sosterremo l'iniziativa perché dimostra quanto siamo presenti sul territorio".

"Un centro estivo attivo nel quartiere da 24 anni, gli animatori sono molto giovani e fanno sentire i bambini parte di un progetto: è una realtà sana, gioiosa e spensierata - commenta Anna Ponti, promotrice della petizione - quando abbiamo saputo di questa richiesta della circoscrizione c'è stata un'elevata indignazione popolare, è sembrata a tutti una richiesta paradossale, soprattutto per un quartiere che ha problemi pesantissimi riguardo al tema della sicurezza".

La petizione non fa cambiare idea alla Circoscrizione

La petizione non fa cambiare idea alla Circoscrizione 7. "Nell'incontro di lunedì scorso abbiamo proposto gli ingressi scaglionati, come avviene in molte scuole:  gli organizzatori hanno però deciso di mantenere il ritrovo al Bocciodromo. Pensiamo che sia più bello e sicuro per i bambini farli giocare in un parco, piuttosto che in mezzo alla strada, spiega il presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri

"Il nostro intento è quello di garantire al centro estivo una struttura più idonea e sicura per i giovani, lontana dai pericoli della strada - continua Deri - Per non complicare l'organizzazione dell'associazione abbiamo proposto come luogo la bocciofila Crescenzo, distante 1 km da via Catania".

E' scontro politico tra centrodestra e centrosinistra

Il tema ha subito aperto il dibattito politico: se da una parte la Circoscrizione vuole tutelare la sicurezza dei bambini, dall'altra parte il centrodestra incalza facendo notare, soprattutto nell'area del quartiere di Borgo Rossini, come i problemi di degrado e della mancanza di sicurezza siano causati dalla malamovida e non dal centro estivo.

In Circoscrizione 7 siamo ormai all’assurdo. Da una parte si scacciano bambini colpevoli soltanto di giocare, dall’altra si tollerano gli antagonisti dei centri sociali e la malamovida che crea degrado e schiamazzi notturni. Due pesi e due misure - dichiara la capogruppo di FdI Patrizia Alessi - I genitori hanno già raccolto più di 800 firme per continuare ad avere il ritrovo dei bimbi in via Catania come da consuetudine di tanti anni".

La mobilitazione immediata delle mamme del centro estivo "porta a riflettere sulle scelte messe in campo e le ricadute che vi sono nella vita quotidiana dei cittadini - dichiara la capogruppo della Lega in Circoscrizione 7 Daniela Rodia - La priorità dell'Amministrazione dovrebbe essere sempre la tutela dei bimbi e delle loro famiglie. Nel caso specifico, forse, siamo davanti a scelte prese con troppa leggerezza e con poca valutazione delle priorità".

Marco D’Agostino

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