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Attualità | 12 dicembre 2024, 16:58

Chiusure 5 uffici postali a Torino, i sindacati chiedono l'intervento di Mattarella

Inviata una lettera al Presidente della Repubblica: "Non sono meri luoghi di erogazione di servizi, ma rappresentano presìdi di legalità, spazi di prossimità sociale e riferimenti essenziali, soprattutto per gli anziani"

Chiusure 5 uffici postali a Torino, i sindacati chiedono l'intervento di Mattarella

Chiusure 5 uffici postali a Torino, i sindacati chiedono l'intervento di Mattarella

SLC CGIL Piemonte, CGIL Torino, SPI Torino e Federconsumatori Piemonte hanno inviato al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, una lettera per sottolineare le gravi conseguenze che la chiusura di numerosi uffici postali avrà sulle comunità locali, con particolare riferimento alla città di Torino e al suo hinterland.

Gli uffici postali, si legge nella lettera, “non sono meri luoghi di erogazione di servizi, ma rappresentano presìdi di legalità, spazi di prossimità sociale e riferimenti essenziali, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione, quali anziani, persone con disabilità e cittadini che vivono in aree periferiche o svantaggiate.”

Questa riorganizzazione di Poste Italiane mette a rischio il principio del servizio universale, previsto dalla normativa italiana ed europea, che garantisce l’accesso paritario ai servizi postali in tutto il territorio nazionale, indipendentemente dalle condizioni sociali, economiche o geografiche. La chiusura di numerosi uffici postali non solo riduce le possibilità di accesso ai servizi per molti cittadini, ma compromette anche la coesione sociale, aumentando il senso di abbandono nei territori più fragili.

La lettera denuncia, inoltre, le recenti dichiarazioni dei vertici di Poste Italiane, che hanno introdotto una distinzione tra cittadini considerati “più evoluti”, che si avvalgono di servizi digitali o bancari, e altri che utilizzano gli uffici postali per servizi di base come il pagamento di bollette o il ritiro della pensione. Questo tipo di distinzione non solo alimenta disparità sociali, ma mina il ruolo degli uffici postali come istituzioni al servizio di tutti, senza esclusioni.

La riorganizzazione di Poste Italiane grava pesantemente anche sulle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. La stragrande maggioranza degli uffici postali attualmente esistenti è in grave sotto organico, generando disservizi sempre più frequenti che ricadono sia sulla cittadinanza che sul personale. Le lavoratrici e i lavoratori si trovano ad affrontare carichi di lavoro insostenibili, in un clima di crescente pressione, che peggiora la qualità del servizio e le loro condizioni lavorative.

La lettera ha raccolto l’adesione di numerosi soggetti istituzionali e civici, tra cui le presidenze delle Circoscrizioni 7 e 8 di Torino che hanno evidenziato come la chiusura degli uffici postali rappresenti una ferita profonda per le comunità locali, privandole di un punto di riferimento essenziale.

La mobilitazione contro queste chiusure ha coinvolto anche associazioni e comitati locali. Questi soggetti, insieme a migliaia di cittadini, hanno manifestato il proprio dissenso e contribuito alla raccolta di quasi 3.000 firme, presentate alle istituzioni locali. Il supporto di organizzazioni come Federconsumatori Piemonte ha rafforzato ulteriormente l’impatto di questa mobilitazione.

Questa decisione di Poste Italiane è stata aspramente criticata anche dal Comune di Torino, che ha presentato un ricorso al TAR per fermare le chiusure. SLC CGIL Piemonte, CGIL Torino, SPI Torino e Federconsumatori Piemonte sostengono questa azione legale, considerandola un passo fondamentale per difendere i diritti delle fasce più fragili della popolazione.

“Le chiusure previste rappresentano un colpo gravissimo per le comunità locali, soprattutto per quelle aree dove gli uffici postali sono l’unico punto di riferimento istituzionale. Abbiamo chiesto al Presidente Mattarella di intervenire direttamente per sospendere il piano di chiusure e aprire un tavolo di confronto con Poste Italiane e le istituzioni competenti.”

SLC CGIL Piemonte, CGIL Torino, SPI Torino e Federconsumatori Piemonte continueranno a mobilitarsi con la cittadinanza e il mondo dell’associazionismo per tutelare i diritti dei cittadini, garantire la salvaguardia dei servizi pubblici essenziali e migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori di Poste Italiane.

comunicato stampa

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