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Attualità | 08 maggio 2025, 14:06

Il Cus Torino “boccia” l’UniTo di domani: “Dei tre candidati rettori nessuno parla di sport. Invece è il futuro della città”

Il presidente D’Elicio: “La differenza per essere città universitaria la fanno i servizi ai ragazzi e l’attività fisica è uno dei principali”. Il 16-17 maggio sfida tra studenti stranieri in via Panetti

Il Cus Torino “boccia” l’UniTo di domani: “Dei tre candidati rettori nessuno parla di sport"

Il Cus Torino “boccia” l’UniTo di domani: “Dei tre candidati rettori nessuno parla di sport"

Torino ha un potenziale pazzesco. Ma non basta più parlare delle eccellenze formative legate agli atenei universitari: la differenza, in futuro, la faranno i servizi che si offrono ai ragazzi che vengono a studiare qui”. Parola di Riccardo d’Elicio, presidente del Cus Torino

E tra questi servizi rientra ovviamente anche lo sport. “Nessuno dei tre candidati rettore per Unito ha parlato di questi temi: non parlo di attività agonistica, ma anche amatoriale. Serve un servizio molto qualificato, che dia opportunità alle matricole che scelgono Torino. Un corso di inglese lo trovi ovunque”.

Due giorni di sport internazionali

I numeri dicono che gli studenti stranieri, a Torino, sono circa 15mila. E il Cus, in prima persona, cerca di fare la sua parte. Il 16 e 17 maggio, presso l’impianto di via Panetti, si terrà l’International University challenge, una due giorni di sport per studenti delle diverse comunità straniere. Calcio a 5, tennis, ma anche basket 3 contro 3, beach volley misto, ping pong, addirittura scacchi e badminton.

Abbiamo pensato a una due giorni di eventi coinvolgendo le diverse comunità straniere universitarie - racconta D’Elicio - bisogna mettere in contatto tra loro queste persone e rendano davvero internazionale la città. Ci saranno iraniani, pakistani, camerunensi: l’adesione è già enorme”.

Coesistenza difficile

Certamente, la città sta cominciando a percepire le difficoltà di un numero sempre maggiore di studenti. A cominciare dal tema affitti o movida “Bisogna ormai parlare di Torino città metropolitana universitaria: allargare i confini oltre la sola città, alleggerire le zone centrali del capoluogo. Ma soprattutto, a chi costruisce residenze universitarie bisogna imporre che non siano case alveari, in cui dormi e riparti al mattino. Servono strutture e servizi che siano accoglienti”.

Anche economicamente - dice D’Elicio - lo studente è una grande opportunità: dei 17mila candidati del Politecnico ne verranno accolti cinquemila. Gli altri sono una grande occasione persa”.

Obiettivo 2030

Il traguardo è piazzato al 2030. “Tra metropolitana e altri interventi, la città cambierà volto. C’è grande fermento. Bisogna sfruttare l’occasione e valorizzare la nostra proposta: bisogna spingere in avanti e pensare al futuro, anche quando chi è in carica avrà finito il suo mandato politico”.

Altri eventi in calendario

E in calendario, gli eventi targati Cus non finiscono qui: il 10 e 11 maggio ci sarà “Una Mole di Rugby”, arrivato alla sesta edizione, mentre sempre il 16 maggio si terrà anche la lezione spettacolo “Guarigioni”, legata a Just The woman I am tra scienza, letteratura, musica e tecnologia.

Massimiliano Sciullo

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