Nelle giornate del 23, 24, 25, 31 maggio e 1 e 2 giugno 2025 dalle ore 12 fino a notte fonda il CAP10100 di Torino ospiterà la nona edizione del Festival Panafricano: sei giornate di arte, cultura, musica, sapori e visioni dal continente africano e dalle sue diaspore. Un evento inclusivo, gratuito e aperto a tutti, nato per dare spazio e voce alle comunità africane, afrodiscendenti e di seconda generazione della città.
Il festival propone un programma ricco di incontri, performance, mostre, laboratori, danze e momenti di riflessione condivisa. Tra gli ospiti attesi, partner internazionali, rappresentanze istituzionali di diversi Paesi africani, tra cui l’Ambasciatrice del Burkina Faso, il Console Generale del Marocco e una delegazione ufficiale dalla città ivoriana di Daloa, gemellata con Torino.
Tra le attività il Festival darà il via al primo Contest di danza AFroUrban aperto a tutte e tutti i ballerini che vorranno partecipare, la levatura degli artisti sorprenderà gli appassionati di Africa.
Panafricano è stato presentato martedì 20 maggio 2025 alle ore 11:30 su invito della Città di Torino, attraverso la Commissione Consiliare “Contro il Razzismo” presieduta dal Consigliere Italo-Somalo Abdullahi Ahmed presso sala dell’orologio a Palazzo Civico. “Questo festival contrasta i pregiudizi e il razzismo facendo diventare protagoniste gli artisti e le persone africane e di seconda generazione attraverso l’arte, la musica, la cultura” ha dichiarato il consigliere Italo-Somalo, Abdullahi Ahmed durante la presentazione. “Daremo voce ad artisti di seconda generazione che vivono a Torino e in Piemonte” ha commentato il presidente dell’associazione Panafricando, Jerome Bohui Gohoure, che organizza il festival “la cultura è il miglior antidoto contro paura e razzismo. Panafricano sarà un festival costruito dal basso, dalla strada, coinvolgeremo sei gruppi di danza afro urban. Solo a Torino sono registrate 32 comunità africane, che meritano di essere conosciute, avere un palco e sentirsi parte della città”. “Iniziative come questa, in cui i protagonisti sono le comunità stesse, andrebbero valorizzate in quanto manifestazioni autentiche e portatrici di messaggi più profondi rispetto al main stream che ci racconta sempre un’Africa disgraziata e sfigata. Mentre questo festival porterà delle vere perle, tra cui Esa Abrate e la soprano e direttrice artistica del festival, Fè Avoulang. Nella giornata del 2 giugno, inoltre, organizzeremo una tavola rotonda per parlare dell’importanza del referendum sulla cittadinanza per le nostre comunità”, ha commentato Liuba Forte, direttore dell’associazione Panafricando e del Festival Panafricano.
Il Consiglio Regionale del Piemonte, sostenitore dell’iniziativa, ha espresso il proprio sostegno al Festival come segnale concreto di valorizzazione della pluralità culturale del nostro territorio.