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Cultura e spettacoli | 29 maggio 2025, 15:19

30 anni FSRR: Michela Giraud apre la rassegna "Where Are We Now"

L'incontro con Nicolas Ballario il 19 giugno

30 anni FSRR: Michela Giraud apre la rassegna "Where Are We Now"

In occasione del trentesimo anniversario, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo lancia Where Are We Now?, un nuovo ciclo di incontri pensato come spazio di confronto, analisi e scoperta del nostro tempo. Il progetto nasce dal desiderio di indagare il contemporaneo attraverso uno sguardo multidisciplinare e aperto, capace di cogliere le connessioni tra le diverse forme dell’espressione culturale e artistica.

Ispirato al titolo dell’omonimo brano di David Bowie, Where Are We Now? si presenta come una piattaforma dinamica che intreccia linguaggi e prospettive differenti – dal cinema alla musica, dalla danza alla stand-up comedy, fino alla serialità televisiva – per costruire un racconto corale e trasversale della nostra epoca. Ogni incontro sarà un’occasione per interrogarsi sulle trasformazioni in atto nella società, sulle tensioni e le contraddizioni che attraversano il presente, ma anche sulle possibilità e sugli strumenti che l’arte offre per orientarsi in un mondo complesso e in continuo mutamento.

Il ciclo si apre il 19 giugno, alle 19, con un appuntamento dedicato alla stand-up comedy, un genere che negli ultimi anni ha assunto un ruolo sempre più rilevante nel raccontare il quotidiano con ironia, intelligenza e spirito critico. Protagonista della serata sarà Michela Giraud, una delle voci più brillanti e popolari della stand up comedy italiana, capace di affrontare con acutezza temi sociali, culturali e personali, smascherando ipocrisie e ribaltando cliché attraverso il potere della risata. Dialogherà con lei Nicolas Ballario, giornalista e divulgatore noto per la sua capacità di coniugare cultura pop e arte contemporanea.

Con Where Are We Now?, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo rinnova il suo impegno a essere un luogo vivo di ricerca, partecipazione e visione, in cui l’arte non è solo contemplazione, ma pratica critica e linguaggio condiviso per comprendere il mondo che ci circonda.

comunicato stampa

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