Una giornata di mobilitazione civica in nome del verde urbano. Due appuntamenti simbolici ma significativi vedranno protagonisti i torinesi, uniti da un’unica richiesta: una gestione del verde pubblico più rispettosa, partecipata e in linea con le normative vigenti, anche in materia di tutela della fauna selvatica. L'appuntamento è per il prossimo 3 giugno.
Alle 10.30, il coordinamento dei comitati e delle associazioni ambientaliste per la tutela e la progettazione del verde consegnerà le firme raccolte a sostegno di una delibera di iniziativa popolare. Al centro della proposta, la modifica dell’articolo 45 del Regolamento del Verde (n. 317), relativo al “Rinnovo delle alberate”. L’obiettivo è introdurre principi più conservativi e trasparenti nella gestione degli interventi sul patrimonio arboreo della città.
Un’ora dopo, alle 11.30, sarà la volta del Comitato Salviamo gli Alberi di corso Belgio, che depositerà in Consiglio Comunale le firme di una petizione popolare. La richiesta principale è il ripristino di circa 170 alberi abbattuti e mai sostituiti negli ultimi 20 anni nel tratto di corso Belgio. Ma il testo contiene anche istanze più ampie, che toccano la gestione complessiva del verde e il potenziamento dei trasporti pubblici. Alle 12, invece, i manifestanti incontreranno i giornalisti.
La petizione segue quella già presentata il 4 settembre 2024, rimasta – secondo gli attivisti – senza alcuna risposta da parte dell'amministrazione. I comitati denunciano una sistematica disattenzione verso gli strumenti di partecipazione civica, e per questo durante la mattinata si terrà anche un presidio pubblico e una conferenza stampa alla presenza di altre realtà aderenti alla rete Resistenza Verde.
Nel mirino, anche alcuni assessori, accusati di non rispondere alle istanze ambientali. "Ci si rivolge anche all’assessora Foglietta - scrivono ironicamente gli attivisti - che mai si pronuncia su questioni ambientali". La mobilitazione si inserisce in un quadro più ampio di richieste per una città più verde, più partecipata e più consapevole nella gestione delle sue risorse naturali.