La Giunta regionale, su proposta degli assessori alle Attività produttive Andrea Tronzano e all’Ambiente e Innovazione Matteo Marnati, ha approvato la nuova misura "Voucher certificazioni PMI per competitività e sostenibilità".
Con una dotazione di 8 milioni di euro la misura intende sostenere le micro, piccole e medie imprese piemontesi che intendano dotarsi di certificazioni volontarie in ambito tecnologico, ambientale e di innovazione sostenibile, riconosciute quali strumenti chiave per aumentare la competitività e facilitare l’accesso ai mercati nazionali e internazionali.
Il contributo è concesso a fondo perduto e copre tra il 50% e il 70% delle spese ammissibili, con un importo massimo di 100.000 euro per impresa. Le spese potranno riguardare consulenze, formazione, acquisto di beni e servizi strettamente legati al processo di certificazione.
"Con questa misura - dichiara l’assessore Tronzano - vogliamo aiutare le nostre imprese a compiere un salto di qualità. Le certificazioni non obbligatorie rappresentano oggi un vantaggio competitivo fondamentale per operare nei mercati globali, soprattutto se orientate alla sostenibilità e all’innovazione. La Regione continua a investire su uno sviluppo industriale che unisce crescita e responsabilità ambientale, supportando concretamente le PMI che scelgono di innovare".
"Prosegue l’impegno della Regione Piemonte per sostenere le piccole e medie imprese, che sono fondamentali per l’economia del nostro territorio - afferma l’assessore Marnati -. Con questa misura contribuiamo ad abbattere i costi di questi certificati in ambito tecnologico, ambientale e di innovazione sostenibile, per rafforzare e aumentare l’accesso e la competitività sui mercati, anche internazionali, per sostenere le esportazioni".
Inserita nell’azione “Supporto alla competitività e alla transizione sostenibile del sistema produttivo regionale” del Fesr 2021-2027 con l’obiettivo di rafforzare la crescita sostenibile delle pmi piemontesi, la misura si rivolge in particolare a imprese attive in settori ad alta tecnologia e forte contenuto innovativo. Tra i più interessati figurano: l’aerospazio, dove sono richieste certificazioni specifiche per entrare nelle filiere dei grandi player; la microelettronica e i semiconduttori, in cui le certificazioni di qualità, sicurezza informatica e ambientali sono fondamentali per operare a livello internazionale; la meccatronica e l’automazione industriale, che necessitano di standard tecnici per l’accesso a mercati regolamentati e la conformità ai protocolli Industria 4.0; e infine le imprese che operano nel campo delle tecnologie verdi, dell’economia circolare e dei materiali avanzati, che possono ottenere un vantaggio competitivo attraverso certificazioni ambientali e di processo. Potranno accedervi le imprese con sede operativa in Piemonte e almeno un bilancio approvato. I contributi rientrano nel regime “de minimis” e saranno assegnati secondo criteri di priorità legati anche alla dimensione aziendale e al possesso di specifici requisiti, come verrà indicato nel bando di prossima pubblicazione.