Presentata nella riunione del 27 maggio della Quinta Commissione, presieduta da Lorenza Patriarca (PD), è stata approvata dal Consiglio Comunale di Torino (con 22 voti favorevoli, 1 contrario, 1 astenuto) nella seduta del 4 giugno 2025 la deliberazione illustrata dall’assessore Mimmo Carretta che dà il via libera all’istituzione della Consulta comunale per lo Sport.
La deliberazione – ha dichiarato in aula l’assessore Mimmo Carretta – accoglie le richieste degli enti che si occupano di sport, ma anche di Asl e Università, maturate durante il Forum dello Sport, per costruire un luogo di confronto e ascolto, affiancando e sostenendo l’azione amministrativa.
Recepisce anche alcuni emendamenti proposti in Commissione – ha aggiunto – per migliorare il funzionamento del nuovo organo e promuovere anche l’efficientamento energetico e il rinnovo degli impianti sportivi, contenendo i costi delle utenze.
L’istituzione della Consulta parte dal presupposto che la Città di Torino “riconosce da sempre la funzione sociale e il ruolo fondamentale che lo sport riveste quale strumento per il mantenimento della salute e del benessere collettivo, promuovendo e sostenendo ogni iniziativa atta a rendere maggiormente accessibile la pratica delle attività motorie e sportive con particolare riguardo ai più giovani”.
Sarà, come spiega la deliberazione, un “luogo di confronto e collaborazione tra istituzioni, associazioni, società e altre espressioni operanti nel campo dello sport e del benessere collettivo, al fine di favorire nella cittadinanza la consapevolezza dei valori sociali veicolati dall’attività fisica oltre che dei benefici derivanti dalla pratica sportiva costante”.
Il nuovo organismo farà riferimento al Consiglio Comunale e in particolare alla Quinta Commissione. L’assessore allo Sport è invitato permanente ai lavori della Consulta così come il presidente della Commissione consiliare competente.
La Consulta potrà elaborare istanze propositive condivise e utili al raggiungimento degli obiettivi istituzionali in materia ed esprimere pareri consultivi e non vincolanti in materia sportiva. Inoltre, promuoverà l’informazione e l’aggiornamento della cittadinanza sulle tematiche sportive e sul benessere collettivo e potrà anche somministrare, raccogliere ed esaminare questionari e interviste rivolte alla cittadinanza finalizzate a focalizzare le esigenze e le proposte dei torinesi in materia sportiva e di benessere diffuso.
Rimarrà in carica per tutta la durata del mandato amministrativo del Consiglio Comunale che l’ha istituita e, in ogni caso, in regime di prorogatio fino alla costituzione della nuova.
Nel dibattito in Sala Rossa, Ivana Garione (Moderati) ha ribadito l’importanza di promuovere la partecipazione della cittadinanza, anche per rinsaldare la fiducia nelle Istituzioni, come prevede la Consulta.
Le Consulte sono uno strumento fondamentale di democrazia – ha detto Andrea Russi (M5S), auspicando un effettivo coinvolgimento della cittadinanza e di tutte le realtà sportive, anche quelle auto-organizzate. Deve però poter lavorare davvero e lavorare bene – ha concluso, annunciando il voto favorevole del Gruppo.
L’obiettivo è coniugare i grandi eventi sportivi con la gestione degli impianti cittadini e degli spazi per lo sport libero, mettendo insieme le esigenze del professionismo con quelle dello sport di base – ha dichiarato Pierino Crema (PD), sottolineando anche la necessità di un’efficiente manutenzione degli impianti sportivi.
L’istituzione di un Consulta – ha ribadito Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) – è un passaggio fondamentale per promuovere lo sport, dando voce agli operatori del settore.
Con questo nuovo organismo diamo attuazione a un diritto costituzionale, coinvolgendo tutti gli attori, sia istituzionali che non, per una migliore governance delle attività sportive – ha evidenziato Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS).
Siamo sempre favorevoli a un ampliamento degli spazi di partecipazione – ha aggiunto Sara Diena (Sinistra Ecologista), auspicando un ampio coinvolgimento del nuovo ente nei lavori dell’Amministrazione e del Consiglio.
La Consulta non aggiunge nulla a quella che ha fatto la città in questi anni: è solo un carrozzone e non cambierà nulla – ha affermato Silvio Viale (+Europa, Radicali Italiani), annunciando il suo voto contrario.
Anche Pino Iannò (Torino Libero Pensiero) si è detto contrario all’istituzione di nuove Consulte, domandandosi quale possa essere il valore aggiunto, e ha annunciato la sua astensione sul provvedimento.