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Economia e lavoro | 10 giugno 2025, 17:35

Il Piemonte mette a frutto i fondi che arrivano dall'Europa: oltre un miliardo di investimenti tra il 2014 e il 2020

Si tratta delle risorse che provengono dai fondi Fesr. Cirio: "E siamo già a metà strada per la programmazione che scade nel 2027"

Il Piemonte mette a frutto i fondi della Ue

Il Piemonte mette a frutto i fondi della Ue

Oltre 1 miliardo di euro di investimenti, 19.095 imprese coinvolte, oltre 21.304 rapporti di lavoro stabili attivati, 19 infrastrutture di ricerca realizzate e oltre 91.693 tonnellate di CO₂ risparmiate.  Sono questi i numeri del programma Operativo Regionale (POR) del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014–2020, che ha rappresentato uno dei principali strumenti di programmazione per lo sviluppo economico e territoriale del Piemonte.

Per ogni euro pubblico, 1.43 euro dalle imprese 

Le risorse sono state impiegate per rafforzare la competitività delle imprese, incentivare la ricerca e l’innovazione, accompagnare la transizione digitale. Per ogni euro pubblico investito, le imprese hanno contribuito con 1,43 euro in attività di ricerca e sviluppo (in crescita rispetto al 2007–2013)

Con oltre un miliardo di euro di investimenti attivati,  il volume complessivo dei fondi gestiti è stato pari a 965 milioni di euro, ripartiti tra contributi europei, statali e regionali. A fronte di questi finanziamenti, gli investimenti approvati hanno superato 1,086 miliardi di euro. 

Sei assi

Il programma si è articolato su sei assi: Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione (1), Agenda digitale (2), Competitività dei sistemi produttivi (3), Energia sostenibile e qualità della vita (4), Tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali (5), Sviluppo urbano sostenibile (6). Per ottenere il finanziamento dei loro progetti, imprese ed enti pubblici hanno dovuto partecipare a bandi dedicati. 

I commenti 

"Il POR FESR 2014-2020 è stato uno dei principali motori dello sviluppo economico del Piemonte, accompagnando le imprese lungo un percorso di innovazione e apertura ai mercati internazionali", dichiara il presidente della Regione Piemonte. Alberto Cirio

"Con l’esperienza acquisita e la volontà di continuare a investire nella crescita dei territori, nell’innovazione e nella qualità della vita dei cittadini stiamo affrontando la nuova programmazione 2021-2027, di cui siamo a metà percorso", conclude il governatore.

"I numeri – commenta Andrea Tronzano, assessore allo Sviluppo delle Attività Produttive - parlano chiaro: il rapporto di 1,43 euro privati per ogni euro pubblico investito in Ricerca e Sviluppo dimostra che gli strumenti introdotti hanno saputo attivare fiducia, visione e capacità progettuale".

La risposta al COVID 19

La nuova programmazione 2021–2027, come chiarisce l'assessore Matteo Marnati, ha un "forte orientamento all’innovazione".  L'attuazione del Programma è stata ovviamente condizionata anche dalla pandemia da Covid 19: in questo quadro, 160 milioni di euro sono stati destinati ad azioni in risposta all'emergenza sanitaria e altri 64 milioni per fronteggiare la crisi attraverso il sostegno alle garanzie per i prestiti. 

I numeri della nuova Programmazione 

Rispetto alla Programmazione 2021-2027 del FESR Piemonte, a fronte di una dotazione del Programma di quasi 1,5 miliardi di euro, i bandi rivolti a imprese, organismi e infrastrutture di ricerca ammontano a circa 600 milioni. Se si estende il monitoraggio anche alle misure che hanno gli enti pubblici come beneficiari, la quota di risorse messe in circolo raggiunge quasi 920 milioni, quindi oltre la metà dell’intero Programma.

In particolare, guardando specificamente al sistema delle imprese, sono stati attivati più di 20 bandi e il territorio ha risposto con oltre 12.000 progetti presentati. Tra le misure che hanno in poche ore saturato la quota di risorse disponibili, in termini di domande presentate, ci sono il “Sostegno alla prima crescita delle start up innovative” e il “Voucher digitalizzazione”. 

Il valore degli investimenti delle pratiche già ammesse e di quelle in istruttoria si attesta intorno agli 80 milioni di euro. 79 le domande presentate.

Cinzia Gatti

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