"Ispirato dal racconto di Progetto Happiness e Action Aid Italia, ho creato quest’opera per raccogliere i nostri sogni abbandonati e per riflettere sul privilegio che abbiamo nell’inseguire quei sogni" così Greg Goya presenta la sua ultima installazione dal titolo Wasted Dreams presentata venerdì scorso in piazza Bodoni.
Cosa resta dei sogni d'infanzia quando la sopravvivenza passa per una discarica? È da questa domanda alla base della performance artistica di Greg Goya, ispirata al reportage “Il volto nascosto dei nostri consumi”, realizzato da Giuseppe Bertuccio D’Angelo, fondatore di Progetto Happiness, insieme ad ActionAid. Una denuncia contenuta nel racconto visivo girato tra i fumi tossici di Agbogbloshie, la più grande discarica di elettronica al mondo in Ghana, dove giorno centinaia di bambini cercano materiali di scarto tra i rifiuti provenienti anche dall’Europa.
Al centro della piazza, Goya ha allestito una montagna composta interamente da carcasse elettroniche, tra monitor, televisori CRT, vecchi PC, tastiere e cavi. Il tutto a simboleggiare una catasta di rovine moderne. In cima, un orsetto di peluche, bandiera di innocenza violata e simbolo di sogni infranti.
“Quale sogno hai abbandonato?” è la domanda cui il pubblico era chiamato a rispondere scrivendolo direttamente sui rifiuti elettronici, che diventano così superficie artistica.
"Fare la stilista", "Recitare", "Essere amata da mio fratello", "Avere dei figli", "Avere un legame con i miei genitori": sono alcuni dei desideri spezzati, in dialogo simbolico con quelli dei bambini costretti a lavorare.