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Attualità | 30 giugno 2025, 16:40

Addio all’ecomuseo di Bobbio Pellice: il Comune mette all’asta l’edificio di borgata Costa

Il progetto, mai completato per mancanza di fondi e gestori, lascia spazio a una nuova destinazione abitativa

L’edificio che doveva essere ecomuseo a Bobbio Pellice

L’edificio che doveva essere ecomuseo a Bobbio Pellice

Doveva diventare l’ecomuseo di Bobbio Pellice dedicato alla vita in montagna, ma ora il Comune ha deciso di metterlo all’asta. L’edificio in borgata Costa 5, non lontano dal Mulino, era stato acquistato dall’ente e in parte ristrutturato tra la fine degli anni Novanta e l’inizio dei Duemila. L’obiettivo era trasformarlo in una tappa museale di un percorso turistico, ma non sono stati reperiti i fondi per terminare la ristrutturazione ed è sempre mancato un soggetto interessato alla gestione.

“L’edificio è adatto a tornare a essere un’abitazione: è un tipico fabbricato rurale su due piani con ingresso sotto il portico e con un pezzo di terreno annesso”, descrive il sindaco di Bobbio Pellice Mauro Vignola. Chi lo compererà dovrà tuttavia occuparsi della variazione della destinazione

d’uso dalla categoria catastale B/4 - quella che identifica gli uffici pubblici - alla A/4, propria delle abitazioni.

Nell’edificio è presente ancora un piccolo ufficio che probabilmente avrebbe dovuto essere destinato ad accogliere il pubblico. “La ristrutturazione era partita per trasformarlo in un museo dedicato allo stile di vita rurale e alle attività agricole e si prestava bene a questo utilizzo con la sua stalla, il fienile e lo spazio abitativo” racconta Patrizia Geymonat, ex sindaco di Bobbio Pellice, che ‘ereditò’ il progetto dalle Amministrazioni comunali che l’avevano preceduta. “L’ecomuseo doveva essere la tappa di un itinerario turistico che toccava diverse zone del paese e, tra queste, anche il Mulino” racconta.

Ma mentre per il Mulino – per le sue ridotte dimensioni – è stato più semplice portare a termine una ristrutturazione, il progetto dell’ecomuseo è rimasto fermo: “Le Amministrazioni comunali successive, compresa la nostra, hanno cercato i fondi per terminare la ristrutturazione e un soggetto interessato a gestire la struttura ma senza risultati. Peccato perché si trattava di un bel progetto” sottolinea Geymonat.

Chiunque acquisisca oggi l’immobile dovrà sottoporlo a un’importante ristrutturazione: “Bisogna sicuramente rifare i serramenti, aggiustare il tetto e rinnovare gli impianti” elenca il sindaco Vignola.

Il prezzo a base d’asta è 40.000 euro e le offerte dovranno pervenire al Comune entro le 12,30 di mercoledì 30 luglio. La documentazione per partecipare all’asta è disponibile a questo link.

Elisa Rollino

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