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Sanità | 30 giugno 2025, 11:03

Un ponte fra passato e futuro, Il Rito laico del Mauriziano 2025

L’appuntamento è in programma mercoledì 2 luglio alle ore 18.30 presso il Giardino Parlante dell’Ospedale

Una immagine del Rito laico 2024 al Mauriziano

Una immagine del Rito laico 2024 al Mauriziano

L’Ulivo, simbolo del Giardino parlante dell’Ospedale Mauriziano, compie cinque anni. Tanto tempo è passato da quando fu piantato, durante la pandemia, che ci ha cambiati tutti profondamente.

Mercoledì 2 luglio, alle 18.30, in occasione del sesto appuntamento ormai tradizionale del Rito Laico Mauriziano, che sarà celebrato intorno all’Ulivo, protagoniste saranno di nuovo le famiglie che hanno perso un loro caro durante l’emergenza sanitaria da Covid19. La comunità dell’ospedale incontra parenti ed ex pazienti del periodo pandemico, per onorare le vittime di allora e celebrare la vita. Sarà un’occasione per raccontare il cambiamento avvenuto nella società da quel 2020 fino a oggi. Lo faremo attraverso alcune testimonianze raccolte tra familiari e personale sanitario, che saranno lette durante la cerimonia.

«Il Rito Laico è un momento toccante e profondamente etico della vita della comunità del Mauriziano, che coinvolge tutta la città - commenta Franca Dall’Occo, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano - ed è un’occasione per incontrarsi e confrontarsi fra dipendenti storici e nuovi arrivi, uniti da una memoria che ci riguarda tutti».

L’Ulivo è il cardine della celebrazione di un recente passato, con lo sguardo rivolto al futuro, ed è il centro ideale del Giardino Parlante, un luogo simbolico della memoria e di impegno culturale collettivo per prendersi cura di sé e degli altri, progetto di apertura verso la città fin dalla sua nascita. Uno spazio verde di un ospedale che si candida a essere luogo di cura a disposizione non solo dei propri pazienti, dei familiari e dei dipendenti ma anche di tutta la popolazione, del quartiere e della città. Uno spazio di condivisione, di socializzazione, di rigenerazione pronto a ospitare eventi culturali e artistici cittadini, frutto della co-progettazione con i partner: il Comune di Torino, la Circoscrizione 1, Il CWC Cultural Welfare Center, il Social Community Theatre Centre, DoRS Regione Piemonte, la rete Euro-mediterranea Humana Medicina, Disafa (Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università degli Studi di Torino) e altri enti e associazioni.

comunicato stampa

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