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Economia e lavoro | 08 luglio 2025, 14:30

Dal Pd la proposta, dieci milioni ai rider fermi per clima estremo: "Ma non sia uno spot estivo"

Parte da Torino la presentazione della legge Griseri-Prisco depositata da Chiara Gribaudo per un aiuto a chi pedala (per lavoro) in condizioni estreme. Lo Russo: "Cercheremo di esserci di più"

Mentre viene presentata la legge che tutela i rider, loro stanno pedalando. Sotto al sole, al caldo, nonostante l'ordinanza della Regione Piemonte che ha esteso ai rider il divieto di lavorare tra le 12:30 e le 16. Oggi, 8 luglio, per le ore 12 a Torino la previsione del sito "Worklimate" - la piattaforma sperimentale utilizzata dalle Regioni - segnala il rischio "alto". Significa che il servizio dovrebbe essere sospeso.

L'appello dei rider: "Che non sia uno spot estivo"

Alla presentazione della proposta di legge Griseri-Prisco - intitolata al giornalista torinese Paolo Griseri e al rider e sindacalista napoletano Antonio Prisco e depositata a dicembre dalla deputata piemontese Chiara Gribaudo - i fattorini presenti sono due. "Antonio chiederebbe che questo non diventi uno spot estivo - dice Enrico Francia, rider e delegato NIdiL -. Dopo l'estate c'è l'inverno: a Torino abbiamo provato a fare un protocollo meteo ma l'azienda 'etica' continua a fare lavorare i lavoratori sotto la pioggia. Noi rider lavoriamo sotto la pioggia, la neve, il sole, il caldo e per questo è importante che l'attenzione rimanga alta".

La proposta di legge Griseri-Prisco 

La legge vuole includere i rider, sia quelli dipendenti sia quelli autonomi o parasubordinati, tra i destinatari degli ammortizzatori per gli eventi climatici estremi, siano essi le piogge torrenziali o le ondate di calore. Oggi, infatti, a seguito dell'ordinanza regionale, le aziende di delivery hanno reagito in due modi. Just Eat, i cui rider sono lavoratori dipendenti, non l'ha messa in pratica: continuerebbe a pagare i lavoratori con turni attivi tra le 12:30 e le 16. Glovo, invece, ha rispettato l'ordinanza ma con costi per loro contenuti: i rider sono pagati a consegna. Quindi se non lavorano, non guadagnano. Come spiegato dalla vicepresidente PD Gribaudo, per coprire gli ammortizzatori la richiesta al Governo è di 10 milioni di euro per tre anni: "Nella legge di bilancio non c'era spazio. Il Ministero del Lavoro ha detto che saranno inseriti nel primo decreto disponibile, che è il decreto Ilva. È importante averli subito, se non saranno accolti continueremo la presentazione della legge nel resto d'Italia".

Gribaudo: "Fondamentale sostenere i lavoratori durante le sospensioni"

"Non basta affermare il lavoro, bisogna anche sostenere il reddito dei lavoratori e delle lavoratrici perché come sappiamo già guadagnano molto poco, hanno dei contratti precari e quindi abbiamo bisogno di sostenerli con forza con nuovi strumenti. È fondamentale sostenere i lavoratori quando lavorano, ma anche quando devono sospendere la propria attività per fenomeni atmosferici come il caldo e le alluvioni. La legge è su questo specifico argomento perché sul resto c'è la direttiva europea per tutti i lavoratori della gig economy, molto avanzata e che l'Italia ha il dovere di recepire entro dicembre del prossimo anno".

Rossomando: "Misure per tutelare salute dei rider"

"Con Chiara Gribaudo abbiamo depositato oggi sia alla Camera che al Senato la legge "Griseri Prisco" sui rider - scrive sui social la vicepresidente dem del Senato, Anna Rossomando - Nel ddl si prevede un'integrazione salariale nei giorni di allerta meteo per i rider dipendenti. Parallelamente  inseriamo una misura sperimentale triennale che introduce gli ammortizzatori sociali per i rider autonomi e parasubordinati con un fondo di 10 milioni l'anno per tre anni. Misure per tutelare la salute dei rider sospendendo le consegne in caso di eventi climatici estremi, ma con la garanzia di non perdere la giornata di lavoro".

Un lavoro recente, precario e straniero

La figura del rider è emersa soprattutto durante il lockdown, quando è esplosa la richiesta di consegne a domicilio. Ma in breve è diventata una figura invisibile, che finisce alle cronache per gli incidenti o per notizie particolari ma senza un vero dibattito che porti ad aumentare le tutele di questi lavoratori, che spesso sono stranieri, poveri, fragili e precari. "Un mondo considerato soprattutto quando c'è la notizia: il rider che pedala nell'acqua, che fa un incidente - ha commentato Danilo Bonucci, segretario NIdiL CGIL Torino - Invece è un mondo penetrato nella nostra vita quotidiana e che deve avere un giusto risalto. Per la grande maggioranza dei lavoratori questo è un mestiere e non un "lavoretto". Da qui la necessità di dare regole, norme, tutele e diritti".

Lo Russo: "Cercheremo di esserci di più"

"Il caporalato nel mondo agricolo e i rider nel mondo cittadino rappresentano bene il tema del lavoro - ha dichiarato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo -. Coinvolgono spesso i cittadini immigrati, i più fragili. Se andiamo a vedere quali sono le condizioni e le tutele di questi lavoratori siamo forse all'800. Se non ci siamo stati abbastanza cercheremo di esserci di più, anche se è una battaglia nazionale. Da Torino dobbiamo battere un colpo e porre il tema all'attenzione generale".

"Sosta Rider" nei circoli ARCI, ma deve intervenire la politica

Da questo inverno, i circoli Arci offrono ai rider la possibilità di fermarsi per ripararsi, ricaricare smartphone e biciclette elettriche, usare il bagno e rifiatare, magari bevendo e mangiando un boccone. Ma non deve essere un servizio che sopperisce alle mancanze di tutele lavorative: a ribadirlo è il presidente di ARCI Torino, Daniele Mandarano. "Sosta rider - ha commentato - non deve essere confuso con un servizio e deve avere carattere emergenziale. La situazione estrema non deve essere risolta dalla libera iniziativa di cittadini e dell'ARCI, deve intervenire la politica".

L'ordine del giorno PD

Il tema sarà portato all'attenzione dal PD anche in Regione e Comune, per stimolare il dibattito anche laddove non abbiano la maggioranza per approvare l'atto. "Come PD - ha spiegato la consigliera regionale Nadia Conticelli - presenteremo un ordine del giorno a sostegno della proposta e atto a tenere alto un faro politico su questo tema, a tutti i livelli".

Francesco Capuano

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