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Ristoranti & C. Torino | 08 luglio 2025, 07:50

Mangiare sotto la topia / 2: il Ratatui di Borgo Campidoglio

La topia è di quelle floride, ormai arricchita da grappoli che pendono sopra di voi e che si riflettono nei piatti che mangerete. E che risulteranno in grado di farvi trascorrere una serata resa ancor più piacevole da una frescura al di là delle aspettative

In una Torino nella quale le radici della città operaia si vanno lentamente perdendo, potrete respirarle ancora al Ratatui di Borgo Campidoglio. Nato nel primissimo dopoguerra come “piola” legata al VI circolo torinese del Pci e diventato negli anni 80 centro dell’associazione femminile di sinistra “Ratatui”, a partire dal 1997 si è riconvertito con questo stesso nome alla sua vocazione originaria con buoni piatti di territorio e qualche suggestione etnica. Con una particolarità davvero non da poco: qui, specie nella stagione estiva, potrete approfittare della topia e della sua frescura per trascorrere una serata piacevole, accompagnata da assaggi interessanti, da qualche buona bottiglia e, soprattutto, dal sorriso gentile e luminoso della signora Ernestina Magnano, ormai da tempo alla guida del locale. Ed è qui che, con Laura e Gianfranco, abbiamo continuato a chiacchierare a lungo, anche a cena terminata, senza affatto accorgerci dello scorrere del tempo.

 I gusti del Piemonte con qualche digressione etnica

Conosco il Ratatui da troppi anni per venirci a cercare nelle novità: qui la cucina è solida, curata, attenta alla stagionalità, ma sempre uguale a sé stessa. Ma forse è proprio il bello di questo locale in cui si respira ancora la storia autentica di Torino. Ecco dunque arrivare per prime in tavola delle saporite Acciughe al verde, immancabili un tempo in ogni famiglia piemontese degna di questo nome, subito seguite da un Vitello tonnato rispettoso della tradizione guarnito con una salsa tonnata cremosa e ben bilanciata. Corretta e ben amalgamata, anche se forse davvero troppo “melanzanosa” la Caponata il cui ingrediente quasi unico è proprio questo specifico ortaggio. Ottimo invece il Merluzzo con pomodoro e olive nere: saporito, morbido, cotto come si deve, e accompagnato da una salsa che non ne annulla il gusto. Decisamente troppo asciutto, e dunque da condire con l’olio presente in tavola, il pur saporito Couscous con verdure. Nuovo scatto all’insù con la Panna cotta, la cui consistenza e sapore risultano capaci di catturare immediatamente il palato. Buono anche il Dolce della casa con frutti di bosco, fresco e in grado evitare il rischio di divenire stucchevole.  

 Il fascino della storia

Che nelle sale e sotto la topia del Ratatui si respiri la storia è indubitabile.  Così come si ha – ben vivida – la percezione che questo locale risulti perfettamente inserito sia nel tessuto di Borgo Campidoglio sia in quello più globale della città. E questo spiega la ragione per cui spesso, nei tavoli intorno a voi, nonostante qui vengano anche turisti italiani e stranieri alla ricerca di una cucina genuina, troverete persone che del Ratatui sono più o meno assidui frequentatori. Una familiarità che la dice lunga sull’affidabilità della cucina, sull’attenta scelta delle materie prime, sulla piacevolezza complessiva dei piatti proposti e su un servizio per il quale il cliente è prima di tutto un ospite da far star bene. Forse disporre di qualche ulteriore bottiglia, oltre al vino della casa e quelle inserite nella breve lista proposta, potrebbe dare quel tocco in più a una proposta già decisamente interessante. L’idea di fermarsi a fine pasto a “riflettere” su qualche “vino da meditazione”, specie sotto la frescura serale della topia che invita a chiacchierare ancora, non sarà mica solo venuta a me e a chi mi accompagnava?     

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Tipologia locale: Ristorante  

Indirizzo: Via San Rocchetto, 34  – Torino
Sito web: www.ristoranteratatui.com

Tel: 011 7716771

         Piergiuseppe Bernardi         

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