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Economia e lavoro | 12 luglio 2025, 18:18

Dazi, il cowboy Trump spara alto: 30%. Le industrie torinesi predicano prudenza: "Nervi saldi, risposta europea unanime e forte"

Il presidente dell'Unione Industriali di Torino, Marco Gay, invita a non " compromettere mercati e rapporti consolidati"

Donald Trump alla Casa Bianca

Donald Trump alla Casa Bianca

Alla fine, gli sventurati ricevettero. E' arrivata dagli Usa la lettera sui dazi annunciata dal presidente Usa Donald Trump e l'esito, per la Vecchia Europa, è di 30%. Una vera mazzata, dopo che per settimane le diplomazie "economiche" del continente avevano vagheggiato su tariffe intorno al 10% e su canali preferenziali con Washington.

Un dazio al 30% è molto, molto peggio di quel che ci si poteva aspettare. E che supera anche le stime che aveva diffuso in mattinata l'ufficio studi della Cgia di Mestre. “Per l’industria torinese e italiana, come per l'intera industria europea sono necessari nervi saldi e unità - predica Marco Gay, presidente dell'Unione Industriali di Torino -: noi non vogliamo compromettere mercati e rapporti consolidati. È necessaria in tal senso, una posizione europea unanime, una politica industriale che metta al centro produzione, innovazione e energia. Questa deve essere la base per costruire una risposta, indicando concretamente la direzione a medio-lungo termine”. E anche il settore del vino è percorso da brividi profondi, lungo la schiena.

Dallo studio della Cgia stimava che, con dazi aumentati al 20%, il danno economico sarebbe stato a livello nazionale di circa 12 miliardi di euro per mancate esportazioni. Questo perché il nostro Paese, nel suo complesso, esporta beni e servizi per 64,7 miliardi di euro (dato del 2024). A livello regionale, è il Mezzogiorno a trovarsi più esposto, ma il Piemonte deve comunque fare i conti con un pericolo che riguarda il 54,8% dei suoi valori export. A livello di città metropolitane, con Milano al primo posto per esportazioni negli Stati Uniti, Torino è al quinto posto dopo anche Firenze, Modena e Bologna: un valore di merci che attraversano l'oceano di 2,5 miliardi di euro.

Stime che, adesso, sono tutte da rifare. Visto che il cowboy Trump ha sparato ancora più alto: 30% di dazi. Con buona pace di strette di mano, telefonate e rassicurazioni trasversali.

Massimiliano Sciullo

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