Nell’universo del design si lavora spesso ricercando nuovi colori, forme e materiali per trasformare e reinterpretare oggetti di uso comune. Più difficile ai giorni nostri, quando ormai tutto sembra già inventato, è avere l’idea di creare qualcosa di totalmente nuovo, che prima non esisteva. Ma qualcuno ci riesce.
È il caso dell’interior designer Pierpaolo Rauco, dello studio romano Archi.mo.ra, che due anni fa ha avuto la sua personale illuminazione. “Nel mio lavoro ho sempre pensato che per inventare qualcosa di nuovo bisognasse adottare l’atteggiamento di forte curiosità che caratterizzava i grandi designer del passato, coloro che ci hanno lasciato l’immenso patrimonio di cui disponiamo oggi e su cui spesso ci adagiamo, senza pensare a qualcosa di realmente innovativo”, spiega Rauco. “Cercando ispirazione tra i ricordi di infanzia, ho trovato uno di quei bicchieri telescopici che tra gli anni ’70 e ’80 molti bambini usavano in gita oppure al mare e ho capito che poteva diventare un oggetto di design unico nel suo genere”.
È la genesi di Kutyna: una sedia telescopica a scomparsa, che può essere totalmente chiusa, fungendo da pouf, regolata all’altezza di una sedia o a quella di uno sgabello. “Dall’idea alla realizzazione del prodotto ci sono voluti due anni, è un oggetto di design dietro al quale c’è una grande ingegnerizzazione: il meccanismo manuale di apertura e chiusura, che riproduce fedelmente quello del bicchiere, è molto complesso da traslare su una sedia”, sottolinea il designer. “In pratica abbiamo creato una seduta non su quattro gambe, ma su quattro perni”.
Il corpo di Kutyna è realizzato in policarbonato riciclabile trasparente, che vira leggermente all’azzurro, arricchito da bolle incassate che richiamano il design anni ’50 e ’60. La parte superiore e la base sono disponibili in sei colori traslucidi: verde, arancio, ambra, fumé grigio, fumé scuro e blu avio.
Ma lungi dall’essere un oggetto statico, Kutyna è pensata per evolversi nel tempo, attraverso numerose possibilità di personalizzazione, adeguandosi ai gusti e alle preferenze di chi la ospita nella propria casa. La sedia può essere arricchita da un corpo illuminante, che la rende ancora più affascinante, da un top in tessuto o pelle che si incassa nella seduta; le bolle al suo interno possono essere personalizzate con lavorazioni manuali e riprendere il colore della sedia; lo schienale in policarbonato può essere rivestito e un piatto progettato ad hoc può trasformare Kutyna in un tavolino a quattro altezze.
“Ho creato Kutyna con l’ambizione che possa diventare un oggetto di tutti, attraverso le customizzazioni”, aggiunge Rauco. “È un elemento di arredo che si presta anche a collaborazioni con brand di molteplici settori”.
La nascita della sedia ha dato vita anche a un altro oggetto, Flaminia pensato con le medesime caratteristiche: una lampada regolabile in altezza con lo stesso meccanismo, che può quindi assumere diverse forme, adatte a differenti utilizzi e che può ugualmente essere personalizzata applicando dei top sulla parte superiore.
Un’idea che nasce dall’infanzia, così come il suo nome: “Da piccolo il mio soprannome era Kuty, da mela cotogna, per il mio viso paffuto”, confida il designer.
Già nel 2024, una prima versione del progetto Kutyna era stata presentata in anteprima dalla galleria milanese Robertaebasta, punto di riferimento per il design d’autore, dove aveva iniziato a suscitare curiosità tra gli addetti ai lavori, ma il debutto ufficiale è avvenuto al Fuorisalone 2025, nelle vetrine del punto vendita Coin di via Vercelli a Milano, dove la sedia ha attirato l’attenzione e l’interesse dei visitatori. Da ottobre, Kutyna sarà in vendita in 35 department store Coin diretti e in 60 negozi Coin Casa in franchising, in tutta Italia. https://www.kutynaofficial.it/