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FACEBOOK | 23 luglio 2025, 10:15

Per un pugno di denti

Perché affidarsi a mani esperte è l’unica vera garanzia

Per un pugno di denti

In un mondo in cui anche la salute ha cominciato a piegarsi alle logiche del low cost, le cure dentali sono diventate da molto tempo terreno fertile per offerte troppo belle per essere vere. Tra pubblicità accattivanti, pacchetti all inclusive che comprendono viaggi, hotel e interventi all’estero, e promozioni a cifre stracciate, il paziente rischia sempre più di trasformarsi in un cliente. Un cliente che non sa davvero cosa sta comprando, né che tipo di materiali si sta facendo mettere in bocca.

Il problema, oggi, non è solo economico: è culturale. Si è diffusa l’idea che un impianto dentale sia un prodotto qualsiasi, come un cellulare o un’auto usata. Che si possa scegliere in base al prezzo più basso, saltando a piè pari il valore della competenza, dell’esperienza e della relazione medico-paziente. Ma un impianto non è un oggetto da indossare, è qualcosa che entra nel nostro corpo, nella nostra bocca, nel nostro modo di mangiare, parlare e vivere.

Negli ultimi anni, il turismo odontoiatrico ha registrato una crescita esponenziale. Paesi come Albania, Croazia, Romania, Turchia hanno costruito veri e propri imperi sulle promesse di cure rapide e convenienti. Viaggi organizzati, pernottamenti in hotel a quattro stelle, interventi concentrati in pochi giorni: un pacchetto vacanza con tanto di nuovo sorriso incluso. Ma ciò che spesso non si racconta è ciò che avviene dopo il rientro a casa: dolori, infezioni, protesi mal adattate, materiali scadenti, difficoltà a trovare uno specialista disposto a mettere mano su un lavoro fatto da altri, all’estero, senza nessuna documentazione clinica affidabile.

Le complicanze, nei mesi successivi, sono più comuni di quanto si pensi. Un impianto può non integrarsi, una capsula può allentarsi, un’infezione può diffondersi silenziosa. E a quel punto il costo finale sarà ben più alto di quanto preventivato, sia in termini economici che di salute.

Accanto a queste offerte da volantino, ci sono anche i “professionisti” dell’improvvisazione, quelli che giocano sul prezzo basso usando materiali di seconda scelta, o peggio, contraffatti. Resine fragili, metalli non certificati, procedure veloci ma approssimative. In troppi studi, oggi, si punta più alla quantità che alla qualità. Il risultato? Sorrisi che si spezzano, infiammazioni croniche, morsi compromessi e, in casi estremi, la necessità di rifare tutto da capo.

In questo scenario disorientante, è fondamentale ricordare che i denti non sono un vezzo estetico: sono strumenti di sopravvivenza. Servono a masticare, a digerire correttamente, a mantenere l’equilibrio della colonna vertebrale, dell’articolazione temporo-mandibolare e perfino della postura. Sono parte essenziale del nostro benessere.

Eppure, per fortuna, ci sono ancora medici veri. Professionisti che non si sono lasciati sedurre dalle scorciatoie del marketing, ma che hanno costruito la propria carriera sul rapporto con il paziente, sulla fiducia, sull’esperienza. Uno di questi è senza dubbio il Dott. Alfredo Raguzzini, medico chirurgo specialista in odontoiatria, un nome che da decenni rappresenta un punto di riferimento in ambito odontoiatrico.

Il Dott. Raguzzini appartiene a quella “vecchia guardia” che non ha mai dimenticato che la medicina è prima di tutto una missione. Con una formazione rigorosa, costantemente aggiornata, e uno sguardo sempre rivolto al benessere integrale del paziente, si è affermato come esperto in implantologia e nella gestione delle problematiche complesse della bocca.

Il suo approccio non si basa solo sulle tecniche o sui materiali di alta qualità che utilizza, ma su una visione olistica della salute orale. Ogni paziente è unico, ogni bocca racconta una storia, ogni intervento richiede studio, attenzione, ascolto. E proprio per questo, chi si affida al Dott. Raguzzini sa di poter contare su un medico che si prende davvero cura, prima ancora che curare.

Lo abbiamo incontrato per porgli tre domande su ciò che accade oggi nel mondo delle cure dentali.

Dottor Raguzzini, cosa pensa del crescente fenomeno del turismo odontoiatrico all’estero?

“Credo che sia frutto di una grande disinformazione. Capisco il bisogno delle persone di risparmiare, ma bisogna chiedersi: “Quanto mi costa davvero questo risparmio?” Gli impianti dentali, per esempio, richiedono fasi ben precise, tempi di guarigione, controlli successivi. Fare tutto in pochi giorni e in un altro Paese significa saltare passaggi fondamentali. Inoltre, una volta tornati, chi se ne occupa se qualcosa va storto? Nessuno. E la qualità dei materiali usati? Spesso non c’è modo di verificarla. Per me, è una scommessa troppo rischiosa sulla propria salute”.

Cosa distingue davvero un buon dentista da uno che si limita a vendere impianti?

“La differenza la fa l’approccio umano e clinico. Un buon dentista ascolta, spiega, accompagna. Studia il caso nel dettaglio, propone soluzioni personalizzate, si prende il tempo per fare le cose bene. Non si limita a “vendere” denti bianchi, ma valuta l’intero sistema masticatorio, la postura, le abitudini del paziente. Inoltre, utilizza solo materiali certificati, garantiti, e tecniche validate scientificamente. La cura non si esaurisce nell’intervento: prosegue nel follow-up, nei controlli, nel mantenimento”.

Un consiglio per chi deve affrontare un trattamento importante, come un impianto o una riabilitazione complessa?

“Informarsi. E non su internet, ma parlando con il medico, chiedendo di vedere i piani di trattamento, le radiografie, le fasi previste. Diffidare di chi promette miracoli in pochi giorni. La bocca è una struttura complessa, ogni intervento deve essere calibrato. E poi, affidarsi a chi dimostra esperienza, serietà e disponibilità. Non bisogna mai sentirsi un numero o un cliente: si ha diritto a sentirsi ascoltati, seguiti e rispettati. È questo che fa davvero la differenza.

La salute orale non è una voce di spesa su cui risparmiare a tutti i costi, ma un investimento in benessere, autostima e qualità della vita. In un mercato dove tutto sembra mercificabile, la figura del dentista come medico resta più che mai centrale. Nel mio lavoro metto passione, competenza e rispetto delle persone. Perché dietro ogni sorriso c’è una storia, e nessuna storia merita di essere rovinata da una promessa troppo conveniente per essere vera”.

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Virginia Sanchesi

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