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Viabilità e trasporti | 25 luglio 2025, 10:59

Linea 12, il Comune prende tempo: un anno in più per salvare la Spina

La Città chiede una proroga al Governo. Intanto è scontro tra Pd e Fratelli d’Italia: accuse incrociate sui fondi

Un anno in più per provare a salvare la Spina Reale. È questa la mossa del Comune, che ha inviato al Governo la richiesta di proroga dei fondi legati alla linea 12: la nuova data di scadenza passerebbe dal 31 dicembre 2025 alla fine del 2026. Una finestra temporale che permetterebbe di rivedere il progetto attuale ed evitare, forse, la cancellazione di uno dei tratti più amati dai residenti di Madonna di Campagna.

Aumento dei costi

Il nodo, infatti, è proprio lì: nel tratto sotterraneo che oggi attraversa la Spina Reale e che, con la modifica proposta, verrebbe tagliato fuori. A generare il cambio di rotta, l’impennata dei costi di materiali e manodopera, che ha fatto lievitare il preventivo di oltre il 25% rispetto alle stime iniziali. Tradotto: 53 milioni di euro in più, che portano il costo totale dell’opera a sfiorare i 275 milioni.

Riqualificazione stazione Madonna di Campagna

Per contenere la spesa, il Comune ha così ipotizzato di spostare in superficie le fermate 8, 9 e 10, rinunciando a un chilometro circa di galleria. Una scelta che consentirebbe non solo di evitare i 53 milioni aggiuntivi, ma anche di risparmiare altri 8 milioni da destinare alla riqualificazione della stazione di Madonna di Campagna. Il prezzo da pagare? L’eliminazione di gran parte del percorso pedonale della Spina.

Il no di Madonna di Campagna

Una possibilità che ha fatto scattare la protesta: da Madonna di Campagna è arrivato un netto "no". Tanti i cittadini contrari, al punto da dare vita a un comitato spontaneo e a una petizione che ha già raccolto oltre 1500 firme. La richiesta: bloccare il progetto modificato e salvare la passeggiata verde, considerata un vero patrimonio di quartiere.

Una svolta, però, potrebbe essere dietro l’angolo. A spiegarlo è l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, che ora punta sulla proroga. 

Foglietta: "Chiediamo proroga sui fondi"

"Quello che possiamo provare a fare è di provare a chiedere al ministero di congelare ancora i soldi e non farli scadere al 31/12/2025 ma al 2026, che darebbe più respiro in termini progettuali – ha spiegato l’assessora Chiara Foglietta –. Inoltre possiamo provare a capire se è possibile rimodulare le fermate 6, 7 e 8 che sono più impattanti, ma salviamo il trasporto rapido di massa che comunque servirà a questa Circoscrizione. Stiamo valutando tutte le opzioni, ma ci sono dei paletti legati a questo finanziamento perché se non ripristiniamo la Torino-Ceres, il Governo richiede indietro i 221 milioni”.

La mozione

A sostegno dell’iniziativa si aggiunge anche una mozione approvata in Consiglio Comunale e indirizzata al Governo, con primo firmatario Simone Tosto e sottoscritta da tutti i capigruppo di maggioranza, oltre che da esponenti del Movimento Cinque Stelle e di Torino Bellissima. Il documento chiede un finanziamento aggiuntivo di 53 milioni di euro per realizzare la linea 12 secondo il progetto originario, mantenendo il tratto in galleria sulla Spina e tutelando una mobilità sostenibile, veloce e integrata, senza rinunciare ai fondi già assegnati.

Anche i consiglieri regionali Nadia Conticelli (Pd), Alice Ravinale (AVS) e Alberto Unia (M5S) hanno presentato un ordine del giorno per chiedere alla Giunta Cirio "di farsi parte attiva preso il Ministero dei Trasporti affinché stanzi i fondi necessari per coprire i sovraccosti  per la realizzazione della linea 12".

 

Stoccata al Governo dal M5S

Sul tema interviene anche il deputato del M5S Antonino Iaria, che lancia una stoccata a Roma. "Dobbiamo capire come realizzare questo progetto impattando meno possibile sulla gente – ha commentato Iaria –. Ma finché il Governo spende 14 miliardi di euro dirottati sul Ponte dello Stretto di Messina anziché per i trasporti locali, non andremo lontano. Non dobbiamo perdere questi lavori che faranno aumentare il valore delle case e recupereranno questo tracciato pedonale che è attualmente già un problema: una zona di nessuno”.

La replica di FdI

A difendere l’operato del Governo sono invece gli esponenti di Fratelli d’Italia. "Paradossale che il Sindaco Lo Russo annunci sui giornali una nuova rambla da 26 milioni a Barriera e Aurora e contemporaneamente il suo assessore Foglietta comunichi ai cittadini furibondi di Borgo Vittoria la cancellazione della già esistente Spina Reale, il cui salvataggio costerebbe il doppio ovvero 53 milioni: il PD sta forse giocando a tetris con la periferia nord di Torino?", chiede l'assessore regionale alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone

"Di errori nel passato ce ne sono stati, come per il caso di piazza Baldissera che oggi sta diventando una mezza opera che costa tantissimo – ha dichiarato il consigliere comunale Enzo Liardo –. Oggi rischiamo di andare incontro all’ennesimo errore. Come maggioranza al Governo non abbiamo firmato il progetto iniziale perché abbiamo scoperto che saremmo dovuti andare a Roma a progetto già modificato, quando avevamo già detto di sì alla proposta iniziale".

Intanto, tra i cittadini cresce il malcontento. Molti lamentano di essere stati tenuti all’oscuro del progetto e di aver scoperto tutto solo dai giornali. "Il primo problema è che collettivamente veniamo a scoprire di questo progetto dai giornali, quando il progetto era stato già studiato e che avrebbe comunque eliminato un terzo della Spina – ha spiegato Francesco Silvestri, residente –. Ci sono problemi con i mezzi che già abbiamo, ma questo quartiere regge per il tessuto sociale che esiste grazie alla Spina. Se ci sono soldi per i trasporti investiteli laddove non ci sono servizi".


Dubbi anche sul presunto aumento del valore immobiliare promesso.

"A livello immobiliare vediamo difficile che aumenteranno i prezzi, i problemi sono altri, non il collegamento con lo stadio – spiega Mattia di Tempocasa, via Luini –. Un buco qui in mezzo sarebbe brutto da vedere. Questo tratto è usato molto dalla zona come tessuto sociale: ci sono tanti anziani, tanti nonni e famiglie. Quindi il rischio sarebbe poi che questi buchi vengano riempiti dal degrado in generale".

Infine, parzialmente soddisfatto ma fiducioso è Mario Panico, presidente del comitato Salviamo la Spina. " I cittadini ribadiscono con forza che la Spina non si tocca. Tra le proposte più digeribili e meno impattanti per il territorio, resta quella del progetto iniziale, con l’eliminazione di alcune fermate proprio lungo la Spina. La nostra richiesta è quella di congelare i fondi, in modo da avere il tempo necessario per trovare una soluzione condivisa con il territorio. A settembre ci saranno nuovi incontri".

Su questa scia si unisce anche la Circoscrizione 5 di Torino, dove il neopresidenge Correnti si è detto pronto a realizzare delle commissioni apposite nel mese di settembre, in modo da tenere vivo e a stretto contatto dei residenti l'argomento e il futuro progetto. 

Marco D’Agostino

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