"Il 118-112 piemontese è scomparso dai radar delle istituzioni" È l’allarme lanciato dal Nursing Up circa l'incontro previsto in Regione Piemonte su Città della Salute e Azienda Zero.
"Non esiste ancora un tavolo dedicato al 118-112 – dichiara Claudio Delli Carri, Segretario regionale Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta – Da mesi chiediamo un confronto specifico con Regione, Azienda Zero e le quattro aziende sanitarie coinvolte (Torino, Novara, Cuneo, Alessandria) per definire il futuro di questi professionisti. Ad ottobre 2024, era stato comunicato dalla Regione e confermato dai vertici di Azienda Zero che il personale sarebbe confluito sotto quest'ultima, ma ad oggi non è stato convocato nessun tavolo tecnico o politico dedicato. Il personale non sa se rimarrà sotto l’azienda di provenienza o confluirà sotto Azienda Zero, né quali norme contrattuali tuteleranno ferie, incentivi e istituti oggi diversi da azienda ad azienda".
Il problema riguarda non solo Città della Salute, ma tutte le postazioni e centrali operative del Piemonte. "Il personale 118-112 – prosegue Delli Carri – ha ricevuto comunicazioni aleatorie su un possibile passaggio sotto Azienda Zero, ma a meno di cinque mesi dal paventato trasferimento non esiste alcuna armonizzazione contrattuale. Così si crea solo caos tra centinaia di operatori, senza certezze sui propri diritti e sul futuro inquadramento".
Oltre alle indennità di Pronto Soccorso, ferme da mesi nonostante l’accordo siglato lo scorso ottobre, resta irrisolta anche la questione delle prestazioni aggiuntive mai pervenute ai colleghi del 118-112. "Parliamo di 50 euro l’ora – aggiunge Roberto Aleo, referente Nursing Up della provincia di Torino – previste da un decreto legislativo e finanziate dalla Regione per tutto il 2023. Sono fondi che dovevano essere erogati a partire dal 1° gennaio 2023, ma che continuano a restare nel limbo".
Il 118-112, insieme alle centrali operative, rappresenta il primo filtro vitale per la sanità piemontese, decidendo i percorsi e garantendo l’efficienza dei pronto soccorso. "Regione Piemonte, Azienda Zero e direzioni aziendali si assumano la responsabilità di dare risposte immediate – conclude Delli Carri – Il 118-112 non è un servizio secondario: senza questi professionisti, la sanità d’emergenza si ferma".
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