"Dopo 24 giorni in cui APL, il più grande ente strumentale della Regione, è rimasto senza un legale rappresentante, l’odierna nomina della dottoressa Garofalo non solo è tardiva, ma non fuga dubbi sulla regolarità della procedura di selezione. In questi giorni, infatti, nessuno ha potuto firmare le variazioni di bilancio, le convenzioni dei tirocini e gli affidamenti dei fondi PNRR, la cui scadenza è ormai prossima. L’ex direttrice Deyme in questo lasso di tempo ha mantenuto la funzione di datore di lavoro, ma non quella di legale rappresentante. Resta inoltre un’ombra amministrativa sulla scelta adottata dall’assessore Chiorino di designare un dirigente in carico alla Regione (non distaccato e non in aspettativa) che, oltre ad accumulare una doppia mansione, non tutela l’autonomia giuridica di APL (che ha personalità giuridica autonoma) e viola i criteri di trasparenza e concorrenza per la selezione dei dirigenti della Pubblica Amministrazione. Non un buon viatico per un ente che deve affrontare l’ultimo anno di GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori), la crisi occupazionale determinata dalla guerra dei dazi e la riorganizzazione dei centri per l’impiego. Speriamo in bene, ma i dubbi restano" Monica Canalis, vice presidente commissione lavoro e formazione professionale del Consiglio regionale
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