Lasciati a casa dall'oggi al domani senza disoccupazione: scioperano i lavoratori di 'Crudo' al centro commerciale del Lingotto. I dipendenti hanno denunciato la chiusura del ristorante con poco preavviso, con comunicazioni poco chiare e informali e si sono messi in sciopero nelle giornate di oggi e domani, venerdì 8 e sabato 9 agosto, con l'ultima giornata di apertura prevista per domenica 10.
Il rischio di non ottenere nulla
L'obiettivo è, col supporto del sindacato CUB, di riuscire almeno ad ottenere la disoccupazione, che al momento non spetta loro a causa del tipo di contratto.
Sono una decina di lavoratori e lavoratrici originari del Pakistan e del Marocco e, nonostante lavorino al ristorante di sushi nella 8 Gallery da alcuni anni, 5 o 6 giorni su 7 con orario lavorativo regolare, sono assunti con un contratto a chiamata. "Si tratta di un'illegittimità" denuncia il sindacato, che purtroppo vede applicare questo tipo di contratto troppo spesso nel settore della ristorazione e del turismo, anche quando si tratta di lavoro ordinario "mascherato" da intermittente.
La richiesta dei sindacati
In questo modo i lavoratori non sono formalmente licenziati ma semplicemente non vengono più chiamati a lavorare e non possono richiedere la Naspi come può fare chi perde il posto di lavoro. A quel punto dovrebbero fare ricorso e vedersi riconosciuta l'impossibilità a lavorare, legata alla chiusura del ristorante, che potrebbe non avvenire prima dell'autunno.
La richiesta del sindacato all'azienda con sede in Emilia Romagna - dove ha altri 7 ristoranti - è di offrire ai lavoratori uno spostamento di sede. A quel punto loro potrebbero rifiutarlo, se superiore a 50 km o ad 80 minuti di trasporto pubblico, e ottenere l'indennità di disoccupazione anche in caso di dimissioni volontarie.
"Manca il tempo per trovare un nuovo lavoro"
"Siamo stati avvisati 10 giorni prima della chiusura senza spiegazioni - hanno raccontato Muhammad, Abdul e Nezha - Non abbiamo il tempo di trovare un altro lavoro, qualcuno di noi ha dei bambini e spese da pagare. Senza lavoro non potremo rinnovare il permesso di soggiorno". Oltre al tipo di contratto non idoneo per il tipo di attività svolta, CUB intende far rivalere anche il mancato adeguamento dell'inquadramento in base alle mansioni e episodi di mancati pagamenti di straordinari.
L'azienda, contattata dal sindacato, ha consentito ad inviare le comunicazioni di trasferimento ai dipendenti affinché possano chiedere la disoccupazione e ha dichiarato che chiuderà il punto vendita di Torino per problemi col rinnovo dell'affitto del locale.
Da novembre in arrivo un altro ristorante
Da novembre il posto di Crudo potrebbe essere preso da un altro ristorante: a quel punto, i lavoratori rimasti disoccupati potrebbero chiedere di essere reintegrati nel nuovo locale.