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Politica | 05 settembre 2025, 19:03

Festa Unità Torino, il PD apre al M5S per alleanze Comunali: "Ma Lo Russo non è in discussione"

Al via la kermesse di piazza d'Armi, con focus su Palestina e lotta al femminicidio

Inaugurata l'edizione 2025 della Festa dell'Unità a Torino

Inaugurata l'edizione 2025 della Festa dell'Unità a Torino

La bandiera della Palestina sventola all'ingresso di piazza d'Armi, dove da questa sera fino al 15 settembre è programma la Festa dell'Unità di Torino. "Il sostegno alla Global Sumud Flottiglia" diretta a Gaza, così come la "lotta al femminicidio" saranno centrali in questi dieci giorni, come ha voluto chiarire il segretario metropolitano del PD Marcello Mazzù.

 

Palchi Nilde Iotti e David Sassoli

Diverse le novità che accompagnano l'evento. "I due palchi dei dibattiti - ha spiegato Mazzù - sono dedicati a personaggi significativi per storia del Partito Democratico: Nilde Iotti e David Sassoli". Per la prima volta poi, entrando poi da corso Monte Lungo, si incontra subito l'area cibo e poi quella degli incontri.

Sì ad alleanze, ma Lo Russo non in discussione 

E la Festa dell'Unità per i segretari Mazzù e Rossi è il momento per aprire ad alleanze da AVS al M5S in vista della Comunali, soprattutto le amministrative di Torino 2027. Chiarendo però che la ricandidatura del sindaco Stefano Lo Russo non è in discussione.

"Ci sono molti dibattiti - ha spiegato Mazzù - che rappresentano il campo largo, o come dico io campo fertile: è importante che producano risultati". E su Lo Russo ha aggiunto: "Noi esprimiamo grande soddisfazione per l'evoluzione e lo sviluppo di Torino in questi tre anni. Dopo una fase iniziale in cui si è dovuto lavorare per compensare una situazione ereditata complessa e difficile, ora è evidente la dinamicità del lavori fatto". 

"Quando un sindaco lavora bene, da che mondo e mondo, non si mette in discussione e si contribuisce a fare programmi più ampi. Uno dei dogmi di questa amministrazione e che non ci si accontenta mai: sull'operato di Lo Russo non c'è discussione" ha concluso Mazzù.

Modello Toscana

Sulla stessa linea Domenico Rossi: "Il sindaco, la giunta ed il Consiglio di Torino hanno lavorato benissimo". E come strada indica le Regionali della Toscana, dove PD e M5S sostengono la ricandidatura del governatore uscente dem Eugenio Giani. "È uno scenario possibile" ha chiosato il segretario regionale.

"Questa festa - ha proseguito, in un chiaro appello al Movimento 5 Stelle - si inserisce in un contesto dove le cose, rispetto allo scorso anno, sono forse cambiate in peggio: le destre continuano a crescere e la democrazia è in crisi continua". 

"Il richiamo all'unità è un tema fondamentale: una condizione non sufficiente, ma necessaria per costruire un'alternativa anche di carattere internazionale. Dobbiamo farlo a tutti i livelli: il dovere della classe dirigente è non accontentarsi, ma di costruire elementi di convergenza programmatica" ha concluso Rossi.

No al femminicidio 

E la Festa in piazza d'Armi è stata l'occasione per ribadire il no al femminicidio. Dal palco è stato infatti presentato il progetto "Orme d'ombra", che prenderà il via domani. L'attivista torinese Rosalba Castello percorrerà il Cammino Minerario di Santa Barbara e poi delle 100 Torri in Sardegna, dove deporrà un nastro ricamato a mano dalle donne detenute nel carcere Lorusso e Cotugno di Torino.

Su ogni fiocco è inciso un nome ed un cognome, una vita spezzata dal femminicidio. Dalla morte di Giulia Cecchettin ad oggi sono già 170 le donne uccise.

Cinzia Gatti

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