Ridurre lo spreco di carta del Comune: lo chiede Sinistra Ecologista, che presenta una proposta di mozione a firma della capogruppo Sara Diena. Torino è a buon punto con la digitalizzazione e la dematerializzazione degli atti pubblici ma potrebbe migliorare dal punto di vista interno agli uffici comunali. Da qui la proposta della consigliera che, ancor più che sulla riduzione dell'uso della carta punta sul suo riutilizzo, ad esempio nelle scuole.
"Ho scritto questa mozione - ha commentato durante la presentazione della proposta nelle commissioni bilancio e ambiente - per assicurarci che all'interno degli uffici comunali l'uso della carta sia commisurato. La carta non deve e non può scomparire in una pubblica amministrazione, in parte è necessaria ma si può monitorare e fare ancora meglio col risparmio della carta. La mozione nasce dall'idea del riuso, che dopo la riduzione è preferibile rispetto al riciclo".
Tra le richieste c'è il pensare, per la prossima procedura di appalto in scadenza a fine anno, a una fornitura di carta riciclata; alla raccolta e al riutilizzo dei fogli stampati solo su un lato e non più utilizzati dagli uffici comunali da destinare a usi come fogli di brutta e per attività laboratoriali presso scuole e associazioni, come viene già realizzato in altre città italiane; promuovere campagne di sensibilizzazione tra i dipendenti comunali; promuovere la diffusione di pratiche sostenibili nella pubblica amministrazione in altri comuni attraverso Anci.
L'utilizzo della carta riciclata è stato già tentato dal Comune di Torino, dando però problemi, come spiegato dall'assessore all'economato e agli appalti Marco Porcedda: "In passato è stata utilizzata la carta riciclata, dove sono emerse problematiche legate al colore e alla difficoltà da parte di alcune stampanti, che alla lunga causavano problemi con la manutenzione. Anche lo stoccaggio è problematico, per l'assorbimento dell'umidità. Può essere valutata la possibilità di includere una percentuale di carta riciclata nelle prossime gare di appalto, ma troppa carta riciclata può portare a effetti opposti a quelli voluti".
Il Comune ha comunque fatto passi da gigante nella riduzione della carta nei propri uffici. Come riferito da Porcedda, la spesa è passata dai 170mila euro nel 2015 a 160mila euro per un biennio, oggi. Nel caso di brochure, cartelloni e materiali informativi, la spesa è passata dai 41mila euro del 2023 ai 17mila del 2024, anche se in questa voce pesano molto le eventuali elezioni. La stampa del materiale, infatti, è a carico del Comune e rientra nella spesa complessiva del Servizio Economato, diminuendo quindi il budget disponibile per il resto delle voci. Come ha fatto notare il consigliere PD Pierino Crema, inoltre, il costo della carta è aumentato notevolmente in questi 10 anni, il che significa che la riduzione della mole di carta è stata più ampia che paragonata alla sola spesa.
"Ringrazio la consigliera Diena per aver presentato questo atto che condivido molto - ha commentato la vicesindaca con la delega al personale, Michela Favaro -. Sono azioni alla portata di tutte e tutti su cui basta sensibilizzazione e un piccolo sforzo per vedere risultati. La dematerializzazione degli atti della pubblica amministrazione è in corso da anni e l'amministrazione ci sta spendendo molto, vedremo benefici sia sul risparmio della carta che sul fronte della burocrazia. Sul personale valuteremo le prassi da seguire e l'attivazione di collaborazioni con scuole e associazioni per riutilizzare la carta".
Il vice capogruppo di Torino Bellissima, Pierlucio Firrao, ha però fatto notare come la raccolta differenziata all'interno del Palazzo del Comune non sia così avanzata, e che alcune pratiche da lui sollecitate siano ancora in uso. "In alcune sale del Comune non esiste la raccolta differenziata - ha sottolineato -. In conferenza capigruppo già un anno fa avevo sottolineato come sia possibile stampare i moduli in 5 pagine anziché in 20, ma non è cambiato niente. Iniziamo a fare best practice in Comune e poi possiamo parlare ai cittadini".