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Attualità | 10 settembre 2024, 21:19

Festa Fiom, l'arcivescovo Repole su Stellantis: "I lavoratori vengono al primo posto"

"Solo così ci potrà essere vero sviluppo"

Festa Fiom, Mons. Repole su Stellantis: "I lavoratori vengono al primo posto"

Festa Fiom, Mons. Repole su Stellantis: "I lavoratori vengono al primo posto"

L'arcivescovo di Torino, Mons. Roberto Repole, è intervenuto nella serata di oggi, martedì 10 settembre, alla festa della Fiom ed ha affrontato il delicato tema della crisi del settore automotive e di Stellantis,

"Le persone al primo posto"

“Le persone devono stare al primo posto e lo sviluppo economico è veramente sviluppo se non è a detrimento della loro dignità e della loro crescita, di questo dobbiamo sentire la responsabilità”. Così Roberto Repole, a margine della sua partecipazione alla festa della Fiom torinese per una lectio sull’enciclica ‘Laudato sii’ di Papa Francesco, colloquiando con i giornalisti che gli chiedono cosa direbbe all’ad di Stellantis, Carlos Tavares, dopo che la Curia nei mesi scorsi e’ scesa in piazza con i lavoratori per sostenere il rilancio di Mirafiori.

Il perché della sua presenza

Monsignor Repole è il primo alto prelato torinese che partecipa a una festa dei metalmeccanici della Cgil, una scelta che spiega così: “Ho ricevuto un invito e ho pensato che potesse essere significativo essere qui perché su alcuni temi, su alcune fragilità o siamo davvero insieme, ci sentiamo comunità solidale oppure non siamo all’altezza delle sfide. Abbiamo fatto passi da gigante nello sviluppo scientifico e tecnologico ma se consideriamo questo come l’unica realtà siamo destinati all’estraneità e a non dare più voce a certi valori che sono invece fondanti”.

"La chiesa ha qualcosa da dire sul mondo del lavoro"

“La chiesa ha qualcosa da dire sulla società, sul mondo, sulle questioni che riguardano il lavoro ed è bello che altre istituzioni lo percepiscano non tanto come una minaccia ma come qualcosa che può fare del bene a tutti”, sottolinea poi l’arcivescovo secondo cui tra le sfide a cui è chiamata la società di oggi c’è “una declinazione nuova della parola progresso. Cosa vuol dire progresso? - si è chiesto - è soltanto l’aumento del Pil e dei profitti o siamo davanti a un progresso reale quando siamo davanti a una più profonda dignità delle persone, delle donne e degli uomini? questo mi sembra che sia qualcosa che dovremmo poter condividere tutti”.

"Sempre presenti dove c'è la sofferenza"

Quindi, l’arcivescovo di Torino definisce un segnale positivo l’apertura di Stellantis che nelle scorse settimane ha annunciato l’assunzione di giovani. “E’ un fatto importante, che dobbiamo guardare con fiducia, poi si sentono anche notizie diverse sulle quali dobbiamo restare attenti ma assumere giovani e’ un segnale di futuro e siamo tutti un po’ responsabili del destino e del futuro di questa città. Per tradizione la chiesa di Torino e’ sempre stata molto attenta alle questioni sociali, dei lavoratori e certo sarà presente anche dove ci saranno fatiche sofferenze”, assicura Repole a chi gli domanda se in futuro la Curia potrebbe nuovamente scendere in piazza con i lavoratori.

redazione

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