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Sport | 14 settembre 2025, 17:13

Nova Eroica Ivrea: il gravel emoziona il Canavese

Il debutto piemontese ha trasformato la città in un palcoscenico di colori e biciclette

La prima edizione di Nova Eroica Ivrea

La prima edizione di Nova Eroica Ivrea

Ivrea e il Canavese hanno accolto la prima edizione di Nova Eroica Ivrea, scrivendo una nuova pagina nel racconto delle strade bianche. Oltre 300 ciclisti hanno preso il via da Piazza Castello, trasformando la città in un palcoscenico di entusiasmo, colori e biciclette gravel.

«Ivrea e il Canavese sono un territorio straordinario, un intreccio di natura e storia che merita di essere vissuto e scoperto. La nostra città porta con sé le tracce di epoche diverse, dalla romana a quella medievale, e custodisce un patrimonio che si lega perfettamente alla bellezza dell’anfiteatro morenico. Per questo, quando Alessandro Maggio ci ha proposto di portare qui Nova Eroica, abbiamo accolto l’idea con entusiasmo: è molto più di un evento sportivo, è un’occasione che unisce passione, identità e turismo», ha dichiarato il sindaco di Ivrea Matteo Chiantore alla partenza.

Lo spettacolo della prima volta

Il debutto di Nova Eroica Ivrea ha regalato immagini indimenticabili: il cielo settembrino, inizialmente velato, si è poi completamente aperto a metà mattina, illuminando le strade bianche dell’anfiteatro morenico, i laghi e le vigne del Canavese. Un mosaico di paesaggi che ha reso unica la prima edizione piemontese del format “eroico”. Tre itinerari hanno scandito la giornata:

Via dei Castelli | 43 km (350 m D+): il percorso corto, tra borghi e vigneti, ha regalato un viaggio dolce e suggestivo.

Serra Tour | 80 km (1.100 m D+): salite e panorami lungo la dorsale morenica più estesa d’Europa, per chi cercava la sfida.

Anfiteatro Morenico | 133 km (1.740 m D+): la prova regina, con 19 salite, il passaggio sul Lago di Viverone e i crinali di Candia, simbolo della fatica e della memoria geologica dei ghiacciai.

I volti di Nova Eroica Ivrea

La prima edizione è stata una festa aperta a tutte le generazioni: dai più “maturi”, Roberto Dallan e Fabrizio Beccucci, entrambi classe 1955, alle signore del ciclismo Rosanna Allegri e Viviana Brignone, tutte e due nate nel 1959, fino ai più giovani, Emma Amalia Zanzottera (2011) e Giuseppe Pesco (2012).

Al via anche gli influencer Dino Lanaro, Maurizio Pitti, Serena Moirano, Francesca Marta Pavesi e l’ultracycler Paola Gianotti, a conferma dello spirito inclusivo che unisce professionisti, volti noti e appassionati: «Viaggiare in bici è qualcosa di incredibile: non conta quanto sia lungo il percorso, le emozioni ti attraversano comunque. Ti avvicina agli altri, ma ti mette anche faccia a faccia con te stesso, con il tuo io più profondo. Ho scelto il percorso medio, perché in questo periodo non sono tanto allenata, ma ogni salita, ogni curva, ogni respiro è stata una piccola scoperta. Ivrea è la mia città e poter vivere un’esperienza del genere nel cuore del Canavese non ha prezzo: Nova Eroica e Ivrea formano un binomio naturale e per questo vincente», ha dichiarato Gianotti.

Un richiamo internazionale

Nova Eroica Ivrea ha già conquistato un respiro internazionale. Oltre all’Italia, erano presenti ciclisti da Spagna, Austria, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Lussemburgo e Stati Uniti, portando in Piemonte la varietà e la ricchezza di un ciclismo che non conosce confini.

Un’eredità per il territorio

Il Canavese si è rivelato cornice ideale per la Nova Eroica, manifestazione capace di valorizzare paesaggi, tradizioni e accoglienza, aprendo la strada a un futuro che intreccia sport e promozione turistica.

«Ringrazio tutti i volontari. Sono di Ivrea e un anno e mezzo fa, grazie all’appoggio prima e alla collaborazione poi del sindaco Chiantore, sono riuscito a dare vita a un progetto che valorizzasse il territorio. Nova Eroica mi è sembrata la strada più giusta: abbiamo fiumi, laghi, colline, un vero paradiso per la gravel. Abbiamo siglato un contratto triennale e questa è solo la prima tappa di un percorso che può crescere ancora molto», le parole di Alessandro Maggio, che con Gianfranco Mione è dietro le quinte dell’evento.

Un debutto che apre la strada

La prima edizione di Nova Eroica Ivrea si chiude quindi con un bilancio positivo: entusiasmo, partecipazione e il fascino di un territorio che ha saputo accogliere e sorprendere. Un esordio che non è un punto di arrivo, ma l’inizio di un percorso triennale destinato a crescere e a portare Ivrea e il Canavese sempre più al centro della mappa internazionale del ciclismo gravel.

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