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Cronaca | 14 ottobre 2025, 15:17

Operazione "Terre mascherate”, i carabinieri del NOE smascherano lo smaltimento illecito di grosse quantità di rifiuti speciali

I valori chimici relativi alla presenza di nichel, cromo, idrocarburi pesanti o amianto venivano alterati per far apparire le terre e rocce da scavo come non contaminate

Immagine d'archivio

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I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Torino, nell'ambito di una indagine avviata nel dicembre 2024 sotto il coordinamento della Procura della Repubblica del Capoluogo piemontese, stanno facendo luce sull'ipotesi dell'esistenza di un collaudato sistema illegale in cui ditte operanti nel settore edile e del movimento terra nella provincia di Torino, di concerto con un consulente ambientale e con laboratori di analisi compiacenti (con sede in Piemonte e in Puglia, operativi in tutto il territorio nazionale), avrebbero gestito in modo illecito ingenti quantitativi di rifiuti speciali. 

Attestata falsamente la conformità di terre e rocce da scavo

In particolare, secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri specializzati nel contrasto alla criminalità organizzata ambientale del NOE di Torino, che si è avvalso anche dell'esame di numerose Comunicazioni di Notizia di Reato (CNR) redatte dall'ARPA Piemonte nelle quali si rilevavano condotte analoghe da parte degli attuali indagati sin dall'anno 2017, è risultato che gli stessi avrebbero fatto uso sistematicamente di rapporti di prova alterati o non autentici, apparentemente provenienti da laboratori di analisi accreditati, al fine di attestare falsamente la conformità di terre e rocce da scavo ai valori di concentrazione soglia di contaminazione previsti dalla normativa sui rifiuti (tabella 1, allegato 5, parte IV, titolo V, D.lgs. 152/2006). 

I valori di nichel, cromo e amianto venivano alterati 

Alcuni rapporti falsificati sarebbero stati utilizzati anche in pratiche di risanamento ambientale riguardanti terreni agricoli: i valori chimici relativi alla presenza di nichel, cromo, idrocarburi pesanti o amianto venivano alterati per far apparire le terre e rocce da scavo come non contaminate, consentendone cosi ì il riutilizzo senza trattarle come rifiuti speciali. In tale contesto, nella mattinata, i Carabinieri del Gruppo per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Milano (da cui dipendono i NOE del Nord-Ovest) e quelli del NOE di Lecce, con il supporto di militari dei Comandi Provinciali Carabinieri di Torino e Lecce, nonché di personale specializzato dell'Informatica Forense della Procura di Torino e di tecnici di ACCREDIA (ente nazionale che certifica i laboratori di analisi), hanno dato esecuzione al decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Torino (dr A. AGHEMO) nei confronti di sei persone giuridiche (società gestione rifiuti, consulenza ambientale e laboratori analisi) e due persone fisiche (l'amministratore di uno studio di consulenza ambientale e un tecnico di laboratorio), ritenute responsabili a vario titolo di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 с.р.), violazioni degli obblighi di comunicazione e registrazione previsti dall'art. 258, comma 4, del D.Lgs. 152/2006, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici (art. 479 с.р.), il tutto in concorso e nell'ambito di un unico piano criminoso portato avanti nel tempo.

L'operazione "Terre mascherate” contro la criminalità organizzata ambientale

L'operazione "Terre mascherate” rientra nella costante azione dei trentuno Nuclei Operativi Ecologici dell'Arma contro la criminalità organizzata ambientale e il traffico illecito di rifiuti, a tutela dell'ambiente e della salute pubblica. Gli odierni indagati e destinatari del provvedimento giudiziario, sono, allo stato, gravemente indiziati: la loro posizione sarà vagliata dall'Autorità Giudiziaria nel pieno rispetto del principio costituzionale di presunzione di innocenza (per ragioni di privacy e riservatezza, non vengono resi noti i nominativi dei soggetti coinvolti).

redazione

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