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Cronaca | 15 ottobre 2025, 14:30

Eredità Agnelli, spunta un nuovo documento: l'Avvocato pronto a donare la Dicembre a Edoardo il giorno prima della morte

I legali di John Elkann ribattono: "Carte che non hanno alcun valore giuridico"

Un'immagine d'archivio di Marella e Gianni Agnelli

Un'immagine d'archivio di Marella e Gianni Agnelli

Un documento in bozza di atto di donazione di quote della Dicembre da Gianni Agnelli al figlio Edoardo datata 14 novembre 2000, incompleta, senza firme e mai trasformata in atto definitivo, sarebbe stata rinvenuta durante alcune perquisizioni effettuate in studi di avvocati e notai nell’ambito dell’inchiesta penale della procura di Torino sull’eredità Agnelli.

L'Avvocato pronto a donare al figlio Edoardo

In base al documento sul quale compare la scritta ‘bozza’ e il timbro 14 novembre 2000, l’Avvocato avrebbe disposto la donazione al figlio Edoardo della ‘‘nuda proprietà riservandosi l’usufrutto generale vitalizio, di una quota di 5 miliardi di lire della Dicembre”, la cassaforte di famiglia. Il giorno successivo alla redazione del documento, il 15 novembre 2000 Edoardo, perse la vita. Il documento insieme ad altre carte sono incluse nella causa civile intentata da Margherita Agnelli nei confronti dei tre figli Elkann, John, Lapo e Ginevra.

I legali di John Elkann: "Sconcertati"

Siamo sconcertati dinanzi all’utilizzo mediatico di documenti processuali che non hanno alcun valore giuridico e che sono stati considerati del tutto irrilevanti anche nello stesso procedimento nel quale sono stati raccolti, con l’unico scopo di suscitare sensazionalismo nell’opinione pubblica”. Cosi’ i legali dei fratelli Elkann. 

Dal canto nostro continuiamo a ritenere le aule dei Tribunali e non gli organi di stampa i luoghi preposti per confutare le infondate pretese avversarie. Segnaliamo, tuttavia, che la selettiva diffusione di documenti processuali omette, non a caso, di renderne noti molti altri da cui si desume che le volontà di Gianni e Marella Agnelli sono state rispettate e adempiute in tutto e per tutto e che Margherita Agnelli ne era perfettamente a conoscenza. I nostri assistiti si riservano ogni iniziativa a difesa loro e della memoria dei nonni Gianni e Marella”, hanno concluso gli avvocati.

Gli avvocati di Margherita: "Recuperato documento inedito"

"Prendiamo atto della pubblicazione di documenti confermativi della volontà Gianni Agnelli di destinare la partecipazione nella Dicembre al figlio Edoardo, cui sono seguite alcune singolari dichiarazioni dei legali dei fratelli Elkann", replicano invece i legali di Margherita Agnelli. "In merito si ribadisce come il documento datato 1998, contenente il testamento autografo dell’Avvocato Agnelli in favore del figlio Edoardo, relativamente alla quota detenuta nella società Dicembre, fosse rimasto completamente ignoto — non solo al pubblico, ma anche alle parti in causa  (quantomeno lato Margherita Agnelli) — fino al suo recente rinvenimento. Prima di ciò, le uniche disposizioni di ultima volontà conosciute (e persino pubblicate su siti web) aventi ad oggetto la Dicembre erano quelle di cui alla Lettera di Monaco del 1996, con la quale l’Avvocato Agnelli disponeva in favore del nipote John Elkann".

"Il documento del 1998, invece, attesta l’intervenuta revoca delle disposizioni del 1996, che non esprimevano più la volontà di Gianni Agnelli. In sede di apertura e pubblicazione del testamento, tali disposizioni autografe avrebbero dovuto essere rese note a tutte le parti interessate. È principio pacifico che nessuna ultima volontà possa essere legittimamente “riferita” da terzi in forma “verbale” o sulla base di mere dichiarazioni successive alla morte del de cuius.  Le recentissime notizie relative agli ulteriori documenti confermativi della volontà di destinare la partecipazione nella Dicembre al figlio Edoardo costituiscono un’ulteriore prova dell’effettiva intenzione dell’Avvocato Agnelli - proseguono gli avvocati - La circostanza è tanto più significativa se si consideri che egli, nemmeno nell’ultima fase della sua vita e pur mantenendo integra la capacità e la facoltà giuridica d’intervenire, non ritenne di disporre della propria partecipazione nella Dicembre in favore di terzi, revocando le disposizioni testamentarie autografe del 1998 a beneficio di Edoardo".

"Tali elementi assumono significativo rilievo ai fini del procedimento civile in corso, anche per gli atti posti in essere da Marella Caracciolo in ossequio a quanto contenuto nella Lettera di Monaco, nonché per la posizione di Margherita Agnelli", concludono i suoi esperti legali.

redazione

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