La Commissione europea ha reso pubblica ieri la valutazione delle direttive UE in materia di appalti pubblici adottate nel 2014, un corpus normativo cruciale che mira a garantire equità di accesso per le imprese, trasparenza per contrastare la corruzione, un miglior rapporto costi-benefici nell’uso del denaro pubblico e a promuovere una spesa più sostenibile e innovativa.
Dall'analisi emerge che le direttive hanno raggiunto i loro ambiziosi obiettivi solo parzialmente. Nonostante l'importanza vitale del settore, che vede le autorità pubbliche dell'UE spendere circa il 15% del PIL ogni anno (con le norme UE applicate a una spesa media annua di 616 miliardi di €, il triplo del bilancio dell'Unione), il bilancio presenta luci e ombre:
Complessità e Flessibilità: Le direttive non hanno portato a un miglioramento della chiarezza giuridica né della flessibilità. Inoltre, l'introduzione di nuove norme settoriali ha di fatto aggiunto ulteriore complessità al quadro normativo.
Trasparenza e Corruzione: La trasparenza è risultata migliorata, e il valore complessivo dei contratti è raddoppiato. Tuttavia, la valutazione evidenzia che permangono significativi rischi di corruzione. Le lacune nei dati disponibili rappresentano inoltre un ostacolo per i controlli di conformità.
Concorrenza: Il quadro competitivo si presenta "misto": se da un lato si registra un calo delle offerte medie per ciascuna gara, i contratti di grandi dimensioni continuano a generare un forte interesse. Un dato positivo è la partecipazione delle PMI, che si aggiudicano il 71% dei contratti.
Mercato Unico: La partecipazione transfrontaliera diretta all'interno dell'UE, un obiettivo chiave delle norme, rimane limitata.
Sostenibilità e Innovazione: Gli appalti "verdi," sociali e innovativi stanno progredendo, ma la loro integrazione e applicazione si dimostra disomogenea tra i diversi Stati membri dell'UE.
Questa valutazione rappresenta il primo passo formale verso la revisione delle direttive del 2014, come annunciato dalla Presidente Ursula von der Leyen nell'ambito dell'agenda strategica dell'UE. Il Vicepresidente esecutivo Stéphane Séjourné ha infatti sottolineato come gli appalti pubblici detengano un "enorme potenziale" per rafforzare la competitività, la resilienza e la sicurezza economica dell'Europa, ponendoli al centro della strategia europea per gli investimenti.
Maggiori informazioni sui risultati della valutazione della Commissione sono disponibili online.