A un anno dalla sua apertura, la Fondazione Giorgio Griffa presenta D1 - D5, un duo show di Giorgio Griffa (Torino, 1936) e del britannico Simon Starling (Epsom, Regno Unito, 1967), fino a giovedì 22 gennaio 2026.
Le “D” del titolo richiamano i cinque dialoghi che formano il percorso espositivo, nati in alcuni casi da progetti condivisi e collaborazioni dirette tra i due artisti, in altri da affinità formali, materiche e concettuali, che aprono possibilità di confronto e suggeriscono inedite direzioni di indagine.
Il rapporto tra Griffa e Starling si sviluppa in mostra in un dialogo tra generazioni, contesti geografici e culturali, tra forme d’arte e percorsi di conoscenza, tra sintesi e narrazione.
La mostra
In un gioco di assonanze e contrasti, le sale della Fondazione accolgono le opere di Giorgio Griffa e Simon Starling. Un gioco che ritroviamo nel "ping pong" di testi appositamente scritti dai due artisti per accompagnare ognuna delle cinque tappe della mostra, completando e ampliando il terreno di dialogo tra le loro opere e il loro pensiero.
La mostra presenta tra gli altri due lavori a quattro mani del 2017 - Noise (Annotated) e Oblique 3 (Annotated), cui si affiancano nel primo dialogo (D1), Head to Toe (2017) di Simon Starling e Disordine PO (2025) di Giorgio Griffa.
Head to Toe si presenta come un corpo composito di elementi interconnessi, realizzati in collaborazione con diversi artigiani, come falegnami, soffiatori di vetro, argentieri, fabbri, maestri della lacca urushi. Tra gli oggetti che danno forma all’opera, spicca il pennello realizzato con i capelli di una pescatrice giapponese ama (come quelli che Starling regalò a Griffa perché potesse utilizzarli per il progetto a quattro mani). La seconda, è una tela di Griffa che appartiene al più recente ciclo dedicato al Disordine, in cui segni, colore e tessuto sono i protagonisti.
Per info: www.fondazionegriffa.org