FIAIP Torino (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) esprime la propria ferma contrarietà all’aumento della cedolare secca al 26% sulle locazioni turistiche per i privati che decidono di affittare tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, anche per un solo immobile.
“Come agenti immobiliari riteniamo che l’articolo 7 della Legge di Bilancio 2026 debba essere eliminato”, commenta Claudia Gallipoli, presidente di Fiaip Torino. “Si tratta di una misura illogica: rappresenta un aumento delle tasse che grava sui privati cittadini e colpisce esclusivamente — e dunque in modo discriminatorio — gli immobili gestiti da intermediari professionali, penalizzando così imprese e agenti immobiliari nel loro lavoro”.
“Un provvedimento discriminatorio e controproducente, perché dimentica che gli agenti immobiliari svolgono una funzione di garanzia per lo Stato, in quanto sostituti d’imposta assicurano la corretta raccolta e il versamento delle aliquote – sottolinea la presidente -. Penalizzare il nostro ruolo significa spingere il mercato verso forme di gestione irregolare e disincentivare la trasparenza. Invece di colpire chi lavora nel rispetto delle regole, sarebbe opportuno valorizzare chi garantisce legalità e professionalità”.
Solo un anno fa la cedolare secca per gli affitti brevi era già stata innalzata dal 21% al 26% sul secondo immobile. Ora, la nuova proposta estende la tassazione anche a chi affitta una sola abitazione tramite agenzie.
“Una decisione che impatta soprattutto sulle famiglie che hanno trovato nelle locazioni brevi una piccola integrazione al reddito o alla pensione, in un periodo già segnato dal carovita. Inoltre – spiega Fiaip Torino - equiparare le agenzie immobiliari, realtà locali che operano nel rispetto delle leggi italiane, alle grandi multinazionali del web con sede all’estero è un errore concettuale che danneggia il lavoro e l’occupazione”.
FIAIP Torino ribadisce infine la necessità di una revisione organica della normativa sulle locazioni, sia residenziali sia commerciali, per adattarla alle reali esigenze del mercato e dei cittadini.
“Non è iper-tassando gli affitti turistici che si risolve il problema dell’emergenza abitativa – prosegue Gallipoli -. Per rilanciare il mercato degli affitti di lungo periodo occorre dare garanzie ai proprietari: rendere il contratto di locazione titolo esecutivo per velocizzare la burocrazia e assicurare il canone concordato in caso di morosità. Non si risolleva un comparto affossandone un altro. Bisogna rendere le locazioni di medio e lungo periodo più flessibili e sicure”.














