"Il torneo di Torino sarà importante per tanto fattori: sono contento di essere qui e cercherò di dare il massimo. Dietro ogni grande atleta c'è un grande team: speriamo in una bella settimana". A dirlo è Jannik Sinner, che questo pomeriggio, poco dopo il sorteggio dei due gironi delle Atp Finals, ha incontrato i ragazzi delle scuole tennis del capoluogo, insieme ai due allenatori Darren Cahill e Simone Vagnozzi.
Il campione altoatesino è arrivato in città lunedì sera, subito dopo il torneo francese. "Ho festeggiato poco dopo Parigi - ha raccontato - Sono super contento di stare a Torino: è un posto speciale, abbiamo poche occasioni di giocare in Italia". E su Cahill e Vagnozzi ha poi aggiunto: "loro due sono diversi, ma hanno una cosa in comune: hanno tanta passione".
Il rapporto con gli allenatori
"Anche io - ha proseguito - ho la passione e non ci piace perdere: lavoriamo insieme tanto e da loro ho imparato anche uno stile di vita. Sono contento quando abbiamo tempo libero. È importante vivere momenti fuori dal campo normali: sono come una seconda famiglia. Durante i tornei personalmente preferisco affittare una casa: ti svegli insieme e giochi a carte".
E sul rapporto con il suo team ha poi aggiunto: "Io ho appena 24 anni, a volte faccio fatica ad ascoltare e poi mi rendo conto che ho sbagliato. Sono una persona che sbaglia tanto, non sono perfetto: loro sono persone molto oneste con me, mi danno una sveglia".
Le curiosità
Sinner ha poi fatto un gioco con Cahill e Vagnozzi, che dovevano rispondere ad alcune domande inerenti al tennista altoatesino scrivendo le risposte su una lavagnetta, per vedere chi lo conoscesse meglio. Tra le curiosità, è emerso che l'idolo di Sinner da piccolo era Andreas Seppi. Se non fosse diventato tennista, lo sportivo sarebbe diventato un pilota di Formula Uno: il suo pilota preferito ora è Charles Leclerc, mentre prima lo era Lewis Hamilton.
La paura del buio
La paura più grande del campione è "il buio: lascio la finestra per fare entrare la luce al mattino". Ma cosa fa arrabbiare Sinner? "Perdere e quando le persone non sono oneste". Il suo colpo preferito, come noto, è il rovescio. Le vittorie che per lui hanno segnato un punto di svolta nella carriera sono due: "La prima vittoria all'Australian Open ed il torneo di Pechino, quando ho vinto contro Medvedev ".
Tra i suoi segreti c'è che dorme sempre "prima di fare una partita, poi si sveglia 40 minuti prima".






















