Si è svolta a Torino l’edizione 2025 della Trans* March, che ha visto la partecipazione di oltre 1500 persone. Un corteo attraversato da parole d’ordine come autodeterminazione, dignità e inclusione, in un appuntamento che si colloca a ridosso del Transgender Day of Remembrance (TDoR), la giornata internazionale che ogni 20 novembre ricorda le vittime della transfobia.
La marcia è partita da piazza Palazzo di Città, davanti alla sede del Comune, con l’intento simbolico di richiamare le istituzioni alla responsabilità nel garantire diritti e tutele alle persone trans* e non binarie. Il corteo si è concluso in piazza Carignano, dove attivisti e attiviste sono intervenuti su temi come salute, accesso ai percorsi di affermazione di genere, discriminazione e rappresentazione sociale.
Secondo i dati diffusi da “Remembering Our Dead” e Transgender Europe (TGEU), tra ottobre 2024 e settembre 2025 sono state registrate nel mondo 365 morti riconducibili alla transfobia, tra omicidi e suicidi: una ogni giorno. Di queste, il 90% ha coinvolto donne trans*, l’80% persone razzializzate. Si tratta di numeri che, secondo le organizzazioni, sono parziali e non tengono conto dei molti casi non documentati.
La manifestazione ha voluto tenere insieme momenti di riflessione e visibilità. In piazza è stato esposto un “Patchwork di Comunità”, grande tessuto composto da frammenti realizzati da diverse persone e accompagnato da 365 luci, una per ogni vittima ricordata.
L’evento, che si è svolto con la partecipazione di attivisti, associazioni e semplici cittadini, è diventato appuntamento a livello nazionale per la visibilità delle istanze trans* e non binarie, in un contesto che continua a interrogare le istituzioni su diritti, accesso ai servizi e contrasto alla discriminazione.















