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Attualità | 23 novembre 2025, 17:54

Scoppia il caso alberate: migliaia di firme per riscrivere l’articolo 45 del Regolamento del Verde

Dopo i casi di corso Umbria e Belgio, sono 2468 gli ambientalisti che chiedono lo stop dell'abbattimento massiccio di alberi sani

Gli ambientalisti chiedono lo stop dell'abbattimento massiccio di alberi sani

Gli ambientalisti chiedono lo stop dell'abbattimento massiccio di alberi sani

Sono 2.468 le firme raccolte dal Coordinamento Comitati e Associazioni Ambientaliste per la tutela e la progettazione del verde, che chiedono la riscrittura integrale dell’articolo 45 del Regolamento del Verde pubblico e privato della Città di Torino. Una richiesta che punta a bloccare gli abbattimenti totali delle alberate e a sostituire l’attuale norma con un nuovo articolo intitolato "Manutenzione e sostituzione di piante delle alberate".

La proposta nasce dalla volontà di impedire ogni intervento massivo non giustificato da un rischio reale. L'iniziativa chiede infatti che la sostituzione degli alberi avvenga solo dopo monitoraggi periodici approfonditi, capaci di individuare singolarmente gli esemplari degradati o pericolanti. 

Il principio è semplice: niente abbattimenti a tappeto, ma rimozione esclusivamente degli alberi che presentano effettivi rischi di schianto. Inoltre i firmatari chiedono anche che ogni decisione venga comunicata tempestivamente alla cittadinanza e, nei casi più complessi, accompagnata da strategie alternative alla sostituzione totale.

I firmatari: "Gli alberi adulti sono un presidio di salute. Basta abbatterli in massa"

Roberto Gnavi, tra i primi promotori, ha ricordato che l’iniziativa nasce dopo anni di confronti sulle scelte del Servizio Verde, soprattutto in seguito alle tensioni esplose nei casi di corso Umbria e corso Belgio. Ha spiegato che l’obiettivo è evitare che vengano coinvolti anche gli esemplari sani, superando così l’idea di alberate perfettamente simmetriche e sottolineando come gli alberi adulti svolgano funzioni ambientali quotidianamente percepibili dai residenti. Per lui, la priorità è garantire la sopravvivenza dei grandi alberi e intervenire solo su quelli realmente instabili.

Roberto Accornero, tra i primi firmatari della proposta di modifica, ha ampliato la riflessione richiamando la letteratura scientifica che conferma l’importanza degli alberi maturi in termini di salute pubblica. Ha citato la sentenza legata al caso di corso Belgio, che avrebbe riconosciuto la validità dei documenti presentati dai cittadini sul rapporto tra copertura arborea e benessere, e la perizia sul caso di corso Umbria che avrebbe rilevato un danno alla salute dopo il rinnovo delle alberate e un conseguente innalzamento delle temperature nelle stagioni più calde. Una forte critica anche sulla carenza strutturale di personale addetto al verde, parlando di appena 13-14 operatori per l’intera città, un numero giudicato insufficiente a garantire manutenzione quotidiana, che costringerebbe a "ricorrere ad appalti al massimo ribasso spesso affidati a ditte senza specialisti interni", come spiega.

Corso Chieti e l’ammissione dell’errore: "Situazione irreversibile dopo anni"

Accornero ha ricordato anche il caso di corso Chieti, citandolo come esempio degli errori del passato: oggi metà dell’area mercato sarebbe priva di verde, diversamente dall’altra che è ancora alberata. L’abbattimento totale avvenuto sedici anni fa, secondo quanto riferito, sarebbe stato riconosciuto come "un errore dalla stessa dirigente del Verde", sottolinea Accornero. Inoltre, il tentativo di rimediare con piccole piantine, secondo la critica, non avrebbe mai compensato la perdita.

Infine, i primi firmatari, hanno collegato la mobilitazione anche ai recenti interventi al parco del Meisino, dove, raccontano i promotori, "sarebbero stati tagliati numerosi alberi sani a fronte della promessa di nuove piantumazioni future", una risposta considerata insufficiente da chi teme ricadute ambientali e sanitarie.

Ora la discussione passa ai consiglieri

La presidente del Consiglio comunale, Maria Grazia Grippo, ha comunicato che la proposta sarà successivamente esaminata in commissione consiliare, dove entrerà nel vivo del confronto politico. L’appuntamento è fissato per il 18 dicembre alle 16:30. 

Marco D’Agostino

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