TORINO (ITALPRESS) - "Bisogna essere belli e vincenti. Soprattutto belli perchè qui c'è un pubblico dal palato fine. Vincere non basta, c'è questa esigenza di giocare bene ed essere belli, cercheremo di fare tutte e due le cose. Intanto vinciamo le partite, poi proveremo ad aggiungere qualcos'altro". E' questa la Juve su cui Luciano Spalletti sta lavorando e che domani inizierà il suo cammino in Coppa Italia, ospitando allo Stadium l'Udinese negli ottavi. "Bisogna aspettarsi dei cambi, sabato abbiamo fatto fatica a livello sia mentale che fisico e siccome tutto il gruppo sta lavorando in maniera corretta, è giusto dare spazio ad altri. Per domani faremo però una formazione per vincere una partita che sarà difficile, contro un avversario che poche settimane fa qui ha avuto anche la possibilità di pareggiare". Testa dunque solo all'Udinese e guai a pensare al big match di domenica a Napoli. "In questo momento sono tutti test significativi e dobbiamo pensare a questa, perchè ci darebbe qualche certezza in più per affrontare le prossime", avverte il tecnico bianconero, soddisfatto però dei segnali di crescita. "Si sta progredendo, i ragazzi ascoltano volentieri. Contro il Cagliari le ho viste 2-3 belle cose: in occasione del secondo gol di Yildiz la palla si è mossa bene. Ci siamo preparati delle situazioni importanti, poi nel finale ci è venuta un pò d'ansia, sembrava che non volessimo la palla, e bisogna lavorare per migliorare. C'è grandissima disponibilità, attenzione, vedo girare meglio la palla. Sono molto fiducioso di poter trovare delle soluzioni, perchè il previsto diventi imprevisto". Domani mancherà Perin, anche se sulle gerarchie in porta Spalletti precisa che "per me Di Gregorio è il titolare. Perin è importante anche come uomo spogliatoio, è un influencer nello spogliatoio, lo seguono, e mi piace avere un Mattia collaboratore in questa maniera qui". Ma soprattutto non ci sarà Dusan Vlahovic, atteso da un lungo stop per una lesione di alto grado della giunzione muscolo-tendinea dell'adduttore lungo di sinistra. "Secondo me 2-3 mesi passano, poi il medico saprà essere più preciso. Il calcio è un pallone che gira e nel suo rotolarsi mette a disposizione occasioni. Tutto sta nel saperle cogliere ma avrei preferito averlo a disposizione, era concentrato nel far bene, era molto dentro la squadra". Spalletti non esclude anche l'impiego di Yildiz come centravanti: "Per giocatori di quella qualità, se li avvicini al pollaio, diventa più facile metterli nelle condizioni di tirare in porta, buttano via meno roba".- foto Ipa Agency -(ITALPRESS).
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