Siamo esseri umani fatti di vizi e virtù, condannati a vagare in eterno tra la beatitudine e la dannazione, sospesi. Come attori di quel grande palcoscenico immaginifico che continua ancora a essere, oggi, la Divina Commedia, dove si incrociano storie di vita, peccati letali e stati di grazia. Forse è per questo che i versi del sommo poeta non sembrano mai vetusti e superati, pur intercorrendo una distanza siderale tra il suo tempo e il nostro. Anzi, per avvicinare ancora di più i moderni lettori a quel capolavoro imperituro che è la Commedia, c'è chi, a Torino, da diverso tempo è attivo nell'organizzazione di eventi di stampo più popolare e meno istituzionale.
E proprio oggi, infatti, in occasione della Notte dei Ricercatori, i canti dell'Inferno saranno letti interamente, tutti e 34, senza interruzione. Una follia? No, una performance senza paragoni, nella cornice di Piazza Castello, per valorizzare appieno la ricerca universitaria umanistica e incuriosire chi ancora ama la musicalità di un endecasillabo nell'aria. L'ideatore è Donato Pirovano, professore ordinario di Filologia e critica dantesca all'Università degli Studi di Torino, che, nei tanti anni di carriera accademica, si è continuamente dedicato a letture dantesche in diverse sedi italiane, trovando anche nella nostra città un terreno fervido per far rivivere il ricordo del grande poeta fiorentino. Ed è grazie alla collaborazione dei suoi fedelissimi studenti e dei colleghi di dipartimento che questo pomeriggio, dalle 16.30, avrà luogo la maratona infernale "Voi che correte sì per l'aura fosca", nello spazio espositivo della Regione Piemonte. I lettori - maratoneti leggeranno senza sosta la discesa di Dante e Virgilio negli Inferi, girone dopo girone, fino all'incontro con Lucifero e la fuoriuscita sotto la volta celeste.
"L'intento è di mettere in piazza il fascino dei versi immortali della Commedia", spiega Pirovano, "in modo che tutti, semplicemente trascinati dalla suggestione musicale della poesia, possano riscoprire la grandezza dell'autore più importante della letteratura italiana". Il professore coordina moltissimi progetti all'interno dell'università, tutti organizzati dal gruppo di appassionati studenti Per correre miglior acque, nome che riprende il primo verso del Purgatorio. Seminari, conferenze, cicli di lezioni dantesche con professori provenienti da atenei stranieri, e anche una mostra di manoscritti e stampe all'interno della Biblioteca Reale, "Più spendon le carte". E adesso la maratona, che prelude a un ben più grande sogno da realizzare: la lettura ininterrotta di tutta la Divina Commedia in occasione del centenario del 2021, impresa che occuperà una giornata intera.
Che il viaggio infernale abbia inizio, dunque: al pubblico torinese è richiesto di smarrire per qualche secondo la retta via, affidarsi a una guida sapiente e lasciarsi condurre mano nella mano alla scoperta del mondo dei dannati. Ma niente paura: alla fine si uscirà di nuovo fuori, "a riveder le stelle".