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Economia e lavoro | 24 febbraio 2018, 19:06

Ztl, i commercianti insorgono: “No all'orario prolungato e all'accesso a pagamento”. Un mare di locandine e di firme contro la decisione del Comune

Volantini e locandine nei negozi del cento di Torino per dire “no” all'ipotesi allo studio dell'amministrazione Appendino sul prolungamento di orario e sull'ingresso a pagamento nella Ztl centrale

Ztl, i commercianti insorgono: “No all'orario prolungato e all'accesso a pagamento”. Un mare di locandine e di firme contro la decisione del Comune

 “I clienti dei negozi del centro sono i torinesi, non i turisti. E soprattutto sono i torinesi che arrivano dagli altri quartieri, perché i residenti qui sono davvero pochi. Mettendo una Ztl a pagamento 6 o addirittura 7 giorni su 7 l'amministrazione Appendino ucciderebbe a poco a poco il commercio e l'economia del centro città”. A pronunciare queste parole è Fulvio Griffa, presidente del coordinamento delle associazioni di via del centro. Un cento dove da ieri sera i commercianti e i gestori dei locali hanno iniziato la loro battaglia affiggendo sulle loro vetrine e nelle loro bacheche una locandina con un messaggio semplice e molto chiaro: “No Ztl prolungata e a pagamento”.

La protesta ha già coinvolto centinaia di negozi, tanto che, passeggiando oggi pomeriggio tra via Po e via Garibaldi, via Roma e via Piero Micca, o andando ieri sera in uno dei locali del Quadrilatero, era praticamente impossibile non accorgersi della presenza dei volantini. I motivi li spiega a chiare lettere proprio Griffa: “Quella che arriva dal Comune sulla Ztl è una pseudo proposta: si sa cosa vogliono fare, il prolungamento dell'orario fino alle 19.30 e l'accesso a pedaggio, forse a 5 euro; si sanno inoltre le probabili tempistiche, gennaio 2019, ma non c'è una reale proposta depositata in comune e firmata dall'amministrazione, su cui anche le parti sociali interessate avrebbero potuto dare un'opinione. Finora, invece, dalla sindaca Chiara Appendino e dall'assessore sono arrivate soltanto parole, tra l'altro poi smentite o parzialmente ritrattate. Ma io mi chiedo: sono sicuri che sia questa la soluzione all'inquinamento? Non è forse più vero che, con un Ztl a pagamento, i cittadini si fermerebbero nelle zone limitrofe, concentrando il traffico in quelle strade e quindi facendo addirittura aumentare lo smog?”.

Griffa, a nome anche degli altri esercenti della zona, non si dà pace: “Il centro non vive certo con il turismo, men che meno da quando c'è questa amministrazione. Ma non vive nemmeno con i soldi dei residenti, che sono 30mila su un totale di 1 milione di abitanti della città. I negozi del centro vivono invece grazie ai torinesi che vengono qui a fare compere. Ma se non li fanno più entrare o gli creano comunque difficoltà, prima o poi smetteranno di venire. Il commercio del centro morirà e il problema dello smog non sarà certo risolto”.

Da qualche settimana, i commercianti hanno anche lanciato una pagina Facebook per esprimere il dissenso e raccogliere adesioni: si chiama “No Ztl prolungata Torino”. E hanno fatto partire una raccolta firme in vista di una petizione in Consiglio Comunale. I firmatari sarebbero già più di mille tra esercenti, residenti del quartiere e torinesi di passaggio.

Daniele Angi

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