Niente esuberi per i lavoratori di Italiaonline: sei mesi di tempo grazie agli ammortizzatori sociali ed esodi incentivati. Alla fine è passata l'ultima contro-proposta dei sindacati Slc Cgil, Uilcom Uil e Fistel Cisl. Quella lanciata sul tavolo in occasione dell'incontro a Roma della scorsa settimana. Un sì, arrivato negli uffici del Ministero, dai rappresentanti del management dell'azienda ex Seat, arrivato a poche ore dal termine della procedura di licenziamento (che sarebbe scattato a mezzanotte, con conseguenze irreparabili).
Dei 400 esuberi in tutta Italia (di cui circa 248 soltanto per la sede di Torino), dunque, per almeno sei mesi non si parlerà più. Sono stati trasformati in cassa integrazione per riorganizzazione (più precisamente dal 12 luglio all'11 gennaio 2019), accompagnati da una serie di esodi incentivati (circa 250) che potranno essere utilizzati da chi vorrà entro la fine del mese di ottobre. E ancora: 150 lavoratori saranno ricollocati in varie funzioni, di cui 70 nell'ormai famosa "Digital factory".
Restano sul piatto ancora circa 90 trasferimenti (erano 182) dalla sede di Torino a quella di Milano, anche se gli esodi incentivati potranno entrare in campo anche in questo caso. E l'azienda dovrebbe pagare le spese per i trasporti (treni e metropolitana) ai dipendenti. Intanto, si terrà d'occhio la ristrutturazione dell'azienda.
Traspare soddisfazione, dai rappresentanti dei lavoratori, che proprio in questi minuti però attendono di vedere (e firmare) il testo definitivo dell'accordo con l'azienda. E importante è stata anche la mediazione del ministro (e vicepremier) Luigi Di Maio. "La Cgil di Torino esprime soddisfazione per l'intesa raggiunta grazie all'impegno delle istituzioni ma prima di tutte delle lavoratrici, dei lavoratori e delle RSU - si legge in una nota ufficiale -. Non si può però abbassare l'attenzione. In questi sei mesi dovranno essere ricercate tutte le soluzioni possibili per garantire le migliori condizioni per coloro che accetteranno il trasferimento presso la sede di Milano, e per permettere la necessaria riqualificazione delle lavoratrici e dei lavoratori che saranno ricollocati. La nostra Camera del Lavoro non farà mancare, come avvenuto in questi mesi, il sostegno alla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Italiaonline che hanno dimostrato come, anche di fronte ad una situazione che sembrava senza via d'uscita, la non rassegnazione, il convincimento delle proprie buone ragioni e la difesa di ogni posto di lavoro sono in grado di raggiungere risultati positivi".
Soddisfazione viene espressa anche da Gianna Pentenero, assessore regionale al Lavoro, che ha seguito - così come con Embraco - anche la vertenza Italiaonline molto da vicino. “La Regione continuerà a fare la propria parte mettendo a disposizione la formazione per i lavoratori che transiteranno nella nuova digital factory. Il ritiro dei licenziamenti è una notizia di per sé positiva, ma sarà naturalmente necessario monitorare l’applicazione dell’accordo e verificare che sia il più possibile ridotto il disagio sui lavoratori e sia attuata nel modo più esteso ogni salvaguardia occupazionale possibile”.