Ha preso carta e penna, Mino Giachino. E ha deciso di ribadire ancora una volta il suo favore alla realizzazione della Torino-Lione, questa volta rivolgendosi direttamente a Matteo Salvini e Luigi Di Maio, considerati "gli azionisti del Governo".
"Sapete meglio di me che per tanti errori e limiti nella azione di Governo di questi anni , il nostro Paese ha perso 20 punti di PIL procapite rispetto alla media europea e che le tante riformine e riformette di questi anni non ci hanno consentito di crescere di più. Ora siamo in recessione e nulla ci fa sperare in meglio - spiega l'ex sottosegretario, che nei giorni scorsi ha presentato la sua lista civica in vista delle Regionali -. Negli ultimi anni l’unico settore che ci ha consentito di non sprofondare sono le esportazioni che se paure sovraccaricate da un maggiore costo della logistica italiana sono crescite di alcune decine di miliardi".
"Se saremo dentro la rete dei trasporti globale potremo vendere di più e meglio. Ecco perché la TAV si deve fare .per crescere di più e per creare nuovi posti di lavoro nei settori (turismo, logistico, meccanica, Made-in, enogastronomia ) in chiamo alla avanguardia nel mondo. La TAV serve perlomeno a tutto il Nord del Paese ma per il Piemonte, che negli ultimi vent’anni è cresciuto di meno rispetto alla media nazionale (-1,6 contro +1,8) , la TAV è la infrastruttura della vita, nel senso che senza la TAV , Torino proseguirà nel lento declino. Un declino gradevole per chi ha le orecchie al caldo, un declino poco piacevole per chi non ha lavoro o per chi è sottooccupato".
"Leggo che stareste valutando modifiche al progetto - conclude Giachino -. Potremmo essere invitati a dare il nostro contributo?".