Uncem apprende con favore che la Città Metropolitana di Torino ha aggiudicato a Italgas la gara per la gestione del servizio di distribuzione del gas naturale nell'Ambito territoriale "Torino 2" per i prossimi 12 anni. L'Ambito si compone di 48 Comuni della prima e seconda cintura del capoluogo piemontese per complessive 190mila utenze. "È positivo, come scrive Italgas in una nota - spiegano Lido Riba, Presidente Uncem Piemonte, e Marco Bussone, Presidente Uncem nazionale - che nell'offerta presentata Italgas abbia previsto investimenti per circa 200 milioni di euro finalizzati all'estensione delle reti verso aree non ancora raggiunte dal servizio, al potenziamento e alla digitalizzazione delle infrastrutture esistenti, all'ulteriore impulso al miglioramento della qualità e della sicurezza del servizio".
I 48 Comuni dell'Ambito sono Alpignano, Balangero, Beinasco, Borgaro Torinese, Bruino, Buttigliera Alta, Cafasse, Cambiano, Caselette, Caselle Torinese, Chieri, Ciriè, Coassolo Torinese, Collegno, Druento, Fiano, Germagnano, Givoletto, Grosso, La Cassa, La Loggia, Lanzo Torinese, Leinì, Mathi, Nole, Orbassano, Pecetto Torinese, Pianezza, Pino Torinese, Piossasco, Reano, Robassomero, Rosta, San Francesco al Capo, San Gillio, San Maurizio Canavese, Sangano, Santena, Trana, Trofarello, Val della Torre, Vallo Torinese, Varisella, Venaria Reale, Villanova Canavese, Villarbasse, Villastellone, Vinovo.
Sempre da quanto afferma Italgas - e Uncem condivide - gli investimenti previsti nell'offerta di gara genereranno un forte stimolo all'economia locale, con effetti positivi anche in termini occupazionali. Inoltre, l'estensione del servizio in nuovi territori consentirà ai consumatori che saranno raggiunti dal metano importanti risparmi in bolletta quantificabili complessivamente, nei 12 anni di durata della concessione, in alcune decine di milioni di euro grazie al minor costo del gas naturale rispetto ad altri combustibili oggi utilizzati nell'Ambito.
"È quanto Uncem auspica da quindici anni - proseguono Bussone e Riba - l'ampliamento della rete del metano fa parte dei diritti di cittadinanza e porta nuove opportunità nelle aree montane, alle comunità, con efficace risparmio e riduzione nella spesa. La metanizzazione dei Comuni finora non metanizzati o parzialmente metanizzati non esclude di fatto un nostro impegno sulle comunità energetiche, sulle reti di teleriscaldamento grazie a impianti alimentati a biomasse, la promozione delle rinnovabili e del risparmio energetico. Di certo, il metano rappresenta un servizio importante e che Uncem auspica possa essere assicurato con ampliamenti della rete in tutti gli Ambiti territoriali ove, seppur con ritardo, vi sono e vi saranno le gare". Uncem si riferisce in particolare al Biellese, condividendo la mobilitazione del Sindaco di Campiglia Cervo, Maurizio Piatti, che ha chiesto di inserire nella gara delle premialità per chi amplierà la rete. "Piatti ha ragione - riflette Riba - Uncem l'ha sempre detto. La rete deve essere ampliata nelle realtà montane, nei nostri piccoli Comuni. Se perdiamo queste gare, perdiamo treni fondamentali, probabilmente gli ultimi. Le stazioni appaltanti, nei loro bandi di gara, devono prevedere premialità per chi servirà nuovi utenti, non solo in ambito urbano, ma anche nelle aree interne e rurali del Paese".