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Attualità | 11 luglio 2025, 16:56

Un Toret per il pratone di Parella: dopo un anno di cura dei cittadini, ecco l'area impollinatori

C'è anche il bosco spontaneo, ma manca l'acqua. Intanto, per innaffiare gli alberi, sono usate auto piene di taniche

Parella: dopo un anno di cura dei cittadini, ecco l'area impollinatori

Parella: dopo un anno di cura dei cittadini, ecco l'area impollinatori

Il pratone di Parella aspetta il toret. Intanto, per innaffiare i giovani alberi presenti negli 11 mila metri quadrati, i cittadini che se ne occupano riempiono l'auto di taniche dalle fontane vicine. Non proprio una soluzione comoda e sostenibile nel lungo periodo, eppure è da un anno che si arrangiano così. 

A maggio 2024, infatti, un gruppo di associazioni (Salviamo i Prati, Circolo Legambiente Molecola, gruppo Scout Agesci TO11 e associazione Alta Parella – Pellerina) hanno firmato il patto di collaborazione con la Città, per prendersi cura della grande area verde di via Madonna de La Salette, incastonata tra corso Francia e corso Marche, e la gestiscono con grande cura e dedizione.

La richiesta d'acqua

Come hanno spiegato i firmatari del patto durante il sopralluogo avvenuto questo pomeriggio delle commissioni prima e sesta della Circoscrizione 4, presiedute dai coordinatori Andrea Roncarolo e Lorenzo Ciravegna, la mancanza più grande è proprio l'acqua. "Ho la macchina piena di taniche d'acqua per innaffiare gli alberi e gli arbusti - ha spiegato una delle firmatarie - Non è pensabile continuare così, abbiamo bisogno di un punto d'acqua nel prato, meglio se al centro ma ci accontentiamo di qualsiasi soluzione".

Lo spostamento del Toret

Qui l'intervento della circoscrizione, che ha richiesto alla Città un toret nell'area del prato. "Questo toretto era tra quelli che la Giunta aveva indicato come necessari - ha spiegato il presidente della Circoscrizione 4 Alberto Re - Due sono già stati inseriti, il posizionamento del terzo sarà affrontato con gli uffici dell'assessorato e Smat per gli aspetti tecnici, ma speriamo arrivi il prima possibile". Si parla quindi del 2026, dato che per il 2025 gli interventi di spostamento delle fontane (il Comune non ne installa di nuove, ma ricolloca quelli già presenti) sono già stati programmati e messi a bilancio.

Il pratone tra area impollinatori e il bosco spontaneo

Intanto, dopo un anno di patto di collaborazione il pratone si sta sviluppando nella direzione decisa dai firmatari con l'Area Verde della Città. Come illustrato dalla firmataria Maria Cristina Larini, del comitato "Salviamo i prati", il prato presenta tre aree verdi distinte. Una è quella in cui vengono piantati la maggior parte dei nuovi alberi, obbligatoriamente autoctoni, per formare un bosco esteso che rinfreschi la zona. I nuovi alberi sono stati acquistati con i fondi delle associazioni o piantati dal Servizio Verde di Torino, ma anche donati dal corpo Forestale e dal vivaio regionale. Una seconda area boschiva, invece, è di tipo spontaneo.

Significa che dovrebbe crescere e moltiplicarsi da sola, basta fare attenzione a non fermare la crescita delle nuove piante. Una terza area, invece, è destinata agli insetti impollinatori. I volontari stanno cercando di fare crescere in quella zona piante adatte agli insetti impollinatori, migliorando la biodiversità del quartiere e della città intera.

Area giochi atipica

Infine, nella zona nord del pratone, è prevista la costruzione di un'area giochi "atipica". Il motivo è l'impossibilità di cementificare e coprire il suolo, per questo servirà ingegno per realizzare giochi per bambini diversi dal solito. Al momento è presente una struttura formata da iuta e terra battuta, una specie di "trincea" dove i bambini possono nascondersi o sui cui possono salire, divertendosi con la loro fantasia. La sfida sarà proprio trovare altri tipi di giochi di questo tipo.

La storia del pratone

A rendere inedificabile il pratone era stato proprio un gruppo di residenti che aveva iniziato a protestare contro la possibile costruzione di un palazzetto dello sport o di uno studentato. Nel 2022, oltre alle manifestazioni in difesa dell'area verde, avevano lanciato una raccolta firme per una delibera di iniziativa popolare, che poi il Comune ha recepito votando l'inedificabilità del prato. 

Nel 2024 è poi arrivata la firma del patto di collaborazione che, per la complessità dell'area, non è stato siglato come avviene di solito con la Circoscrizione ma direttamente con la Città, che ha partecipato tramite l'Ufficio Beni Comuni e il Servizio Verde.

Francesco Capuano

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