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Politica | 02 maggio 2019, 17:38

Rosso (FdI): “25 aprile e 1° maggio feste di tutti, non di una parte”

“In Italia si deve arrivare a una riconciliazione, come è avvenuto in Spagna e negli Stati Uniti, dopo la guerra di Secessione. Inaccettabili le violenze di centri sociali e No Tav”

Rosso (FdI): “25 aprile e 1° maggio feste di tutti, non di una parte”

La vicenda degli incidenti che hanno turbato ieri il corteo del Primo Maggio continua ad alimentare il dibattito politico e Roberto Rosso di Fratelli d’Italia ha invitato tutti a rasserenare il clima: “A Torino e, più in generale in Italia, devono finirla di considerare le feste nazionali come feste di una parte contro la restante parte del mondo politico”.

Rosso invita la sinistra ad avere un atteggiamento maggiormente conciliante. “Il 25 aprile deve essere una festa di riconciliazione nazionale, come succede in Spagna, dopo la fine del franchismo, come succede in America, da quando è terminata la guerra di Secessione, non vedo perché non lo si possa fare in Italia dopo 74 anni”.

“E lo stesso discorso deve valere anche per il 1° maggio”, fa notare Rosso, che ha duramente criticato il comunicato dell’Anpi. “I partigiani come mio nonno non si sarebbero mai permessi di usare strumentalmente la storia come una vicenda di parte, queste cose ormai le fanno solo i post comunisti. Il 1° maggio è la festa di tutti i lavoratori – sottolinea l’esponente di FdI - di tutte le sigle sindacali e di tutti i colori politici. Ci si dovrebbe unire attorno all’articolo 1 della costituzione, che tutela il lavoro. E non si può accettare che il 1 maggio di ieri sia stato turbato da incidenti e violenze da parte dei centri sociali e dei No Tav”.

“Possibile che una festa non sia mai una festa?”, conclude Roberto Rosso.

comunicato politico elettorale

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