Torino scende nuovamente in piazza contro il Ddl Pillon: a otto mesi di distanza dall’atto approvato dalla Sala Rossa con cui Torino aveva chiesto ufficialmente di ritirare il disegno di legge su separazione e affido dei figli, donne e uomini del comitato torinese tornano a protestare sotto Palazzo Civico.
Il motivo è sempre lo stesso: chiedere il ritiro di un disegno di legge che, secondo i manifestanti, penalizza i bambini e si schiera a favore dl genitore più forte economicamente. Proprio oggi infatti è arrivata la notizia che non solo il Ddl non è mai stato ritirato, ma che senza alcuna modifica al testo verrà discusso in aula, a Roma, a settembre. Ecco perché il comitato torinese “No Pillon” è tornato a farsi sentire.
Anche questa volta però, a fianco dei manifestanti si è schierata la classe politica. Un appoggio indistinto, che ha visto scendere in piazza maggioranza e minoranze: dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle Valentina Sganga alla vice capogruppo del Partito Democratico Chiara Foglietta, passando per Eleonora Artesio e Marina Pollicino. Un sostegno trasversale, molto apprezzato dall'assessore alle Pari Opportunità Marco Giusta. “I nostri diritti non vanno in ferie” è l’urlo dei manifestanti che chiedono a gran voce il ritiro del disegno di legge.