“Ho lasciato il Pd senza trascinarmi nessuno dietro e non cerco nuove casacche o altri apparentamenti politici, perché la politica non è la mia attività principale”. Luigi Pinchiaroglio approfondisce la sua scelta di lasciare il Partito democratico dopo l’accordo di Governo con il M5S.
A livello nazionale c’è già stata un’uscita illustre su questo tema: quella di Carlo Calenda. Pinchiaroglio seguirà le orme dell’ex ministro? “Calenda ha fatto benissimo ad andarsene e vedremo le evoluzioni e quanto durerà il nuovo Governo. Io sono uscito perché è venuto meno il progetto originario e non condivido l’alleanza con i Cinque Stelle”.
Secondo lui il Pd si sta avviando verso una scissione per esplosione o implosione: “Tornerà a esserci un partito di centro e uno di sinistra”. La decisione di Pinchiaroglio ha rammaricato l’attuale segretario del Pd locale, Stefano Ricchiardi, che sottolinea: “Io non avevo mai avuto una tessera di partito, la prima l’ho presa quando era lui il segretario...”. Lo stesso Ricchiardi è consapevole della delicatezza di questo momento: “I passaggi dell’ultimo mese non sono stati così facili e ci vorrà tempo prima che il Governo si assesti, per il momento, però, non ho notizia di altri addii al partito”.
E lo conforta la disponibilità di Pinchiaroglio a lavorare comunque per il centrosinistra, in vista delle Comunali del 2021: “Ho dato la mia disponibilità per realizzare uno schieramento allargato, che si contrapponga al centrodestra e ai Cinque Stelle” conferma l’ex segretario.